Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, oggi Mauto, nasce nel 1932 dall’idea di due fra i fondatori della Fiat e dell’Aci – Automobile Club d’Italia, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia.

L’intento era quello di celebrare i cosiddetti “veterani dell’automobile”, ossia chi, nel ’32, avessero conseguito la patente di guida già da 25 anni.

Gli spazi espositivi si rivelarono sin da subito inadatti ad ospitare le delicate collezioni sempre crescenti in numero e importanza; così il museo fu interessato da una sempre continua opera di modifica e cambiamenti durati quasi un secolo, fino alla chiusura per ristrutturazione avvenuta nel 2007.

L’inaugurazione del rinnovato museo avvenne nel marzo del 2011, in concomitanza con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alla presenza delle più alte cariche istituzionali.

Oggi il museo ospita vetture di diversi generi prodotte da più di 80 case automobilistiche, dalle più commerciali e quelle di lusso, su una grande superficie a più livelli disposta su circa 30 grandi sale tematiche.

Dai prototipi alle prime carrozze, dai modelli classici a quelli avveniristici, dalle auto da passeggio alle auto da corsa e da Formula 1. Una sezione è dedicata ai grandi nomi dell’ingegneria automobilistica e del design, una alla componentistica meccanica e una interamente dedicata ad una vettura iconica della produzione italiana, la Fiat 500.

Una grande e suggestiva passeggiata attraverso la storia dell’automobile che, in sé, racchiude anche un excursus attraverso la nostra economia e la nostra società.

Carlo Guidotti