Si è esibita a Palermo il celebre mezzosoprano Maryna Lopez, austriaca ma di origine ucraina. L’artista internazionale ha intrattenuto il numeroso pubblico, che ha riempito il Salone delle feste del Centro Padre Messina di Palermo, interpretando lo Stabat Mater Christi di Bartolomeo Cosenza, in un concerto di beneficenza a favore del popolo ucraino (abbiamo pubblicato un precedente articolo leggibile cliccando QUI e un’intervista in esclusiva a Maryna Lopez leggibile cliccando QUI).

Maryna Lopez è stata accompagnata al piano dal musicista Adolfo Lopez Gomez che insieme, e alla presenza dell’autore, hanno incantato ed emozionato tutti i presenti.

Un appuntamento culturale che sin da subito diviene ben più che un concerto musicale, già dall’ingresso della cantante che indossa eleganti abiti tradizionali con le tonalità del giallo e del blu, che rievocano alla mente il dolore e la speranza che accomuna i nostri cuori con quelli di tutta l’Ucraina.

Uno Stabat Mater Christi, pieno, compiuto, vibrante e, in taluni delicati passaggi, anche commovente, se ci si sofferma a riflettere sul significato stesso del messaggio contenuto nel testo ispirato al componimento di Jacopone da Todi, che rievoca lo strazio di Maria alla vista del suo figlio prossimo alla crocifissione e per la quale partecipa in simbiosi con il lacerante dolore.

Una compartecipazione di dolore, di preghiera e di speranza che invoca a gran voce la pace contenuta negli scroscianti e lunghi applausi rivolti a Maryna Lopez che per un’ora ha cantato una leggiadra ma profonda preghiera eterna, rivolta al cuore di tutti gli uomini del mondo.

Terminata l’esecuzione Maryna Lopez, ha donato un prezioso bis cantando un accorato Inno nazionale ucraino, in coro con i tanti amici connazionali presenti in sala.

Per la realizzazione di questo incontro va rivolto un doveroso ringraziamento ai quattro Lions Club Palermo organizzatori, ossia Palermo Host, Federico II, Guglielmo II e Mediterranea, a fianco di Lympha, SiciliaUno, Progetto Forense ed Edizioni Ex Libris, con il patrocinio gratuito del Comune di Palermo.

Presenti in sala il Delegato del Sindaco di Palermo dott. Pino Disclafani, il presidente di Circoscrizione Prof.ssa Cinzia Speciale, il presidente di Lions Zona 1 avv. Piero Passariello, la presidente Lions Club Palermo Federico II dott.ssa Simonetta Casa, il presidente Lions Club Palermo Host dott. Domenico Vetro, in rappresentanza del presidente del Lions Club Palermo Mediterranea il segretario dott. Maurizio Stellino, il presidente del Lions Club Palermo Guglielmo II Dr Giacomo Morello, il presidente BCsicilia dott. Alfonso Lo Cascio, la vicepresidente Progetto Forense avv. Maria Vittoria Cerami, la vicepresidente Lympha Prof. ssa Mariella Spagnolo, il giornalista e direttore di Edizioni Ex Libris dott. Carlo Guidotti. Si ringrazia la Fondazione Lauricella e Siciliauno per le interviste gestite da Riccardo Picone, l’avv. Alessandra Fazio per TeleMistretta e la dott.ssa Eliana Calandra, consulente del Sindaco di Palermo per le attività culturali per la sua gentile presenza. Un grazie particolare a Irina Poddubnaya, collaboratrice presso le strutture operative a Palermo come “Mediatrice Culturale” in lingua Italiana, Ucraina e Russo, presso il Coordinamento regionale R.O.E. Sicilia a Palermo.

Un momento di conviviale riflessione sul golfo di Palermo in una sera d’estate sulle note della grande interpretazione dello Stabat Mater Christi firmato da Bartolomeo Cosenza, che si inscrive nella folta letteratura delle partiture classiche che nei secoli ha avuto compositori celebri quali, solo per citarne alcuni, Palestrina, Scarlatti, Pergolesi, Haydn, Boccherini, Salieri, Paisiello, Rossini, Verdi, Schubert, Liszt, Dvořák, Verdi, fino al più recente Piovani. Il musicista palermitano è compositore, organista, pianista, clavicembalista, direttore di coro e d’orchestra, specializzato in opere sacre fra cui Ave Maria, Regina degli angeli e Madre nostra che sei nei cieli.

L’auspicio di tutti noi è che sul pentagramma della vita possa tornare a suonare la musica dell’anima e della pace.

Carlo Guidotti per Referencepost (articolo e foto dove non diversamente indicato. Foto in copertina di Riccardo Picone)