Lucio BattistiLucio Battisti

Dal garage romano all’immaginario collettivo comune: la sua musica continua a girare nei nostri cuori e nelle nostre menti

Lucio Battisti era nato a Poggio Bustone, una piccola città del centro Italia, il 5 marzo del 1943. Si trasferì con la famiglia a Roma nel 1950. La sua prima esperienza musicale avvenne nel 1964, con un gruppo “garage” romano chiamato “Campioni”. Nella primavera del 1965 partì per Milano, il centro italiano della discografia, dove sapeva lavorava Christine Leroux, un talent scout francese. Nell’autunno del 1965 Christine lo mise in contatto con Mogol, uno dei migliori parolieri italiani, e in breve si sviluppò una partnership fruttuosa. Nel 1966, come compositore, Battisti ebbe tre successi consecutivi: “Per una lira” eseguita da I Ribelli, “Dolce di giorno” dai Dik Dik e “Uno in più” cantata da Riki Maiocchi. Nello stesso anno, registra il suo primo singolo come cantante intitolato “Per una lira”.

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Nel 1967, come compositore, Battisti ebbe un grande successo con “29 Settembre” incisa da Equipe 84 e, come Cantante, registra il suo secondo singolo dal titolo “Luisa Rossi”. Nel 1968 partecipa al Cantagiro Festival con la canzone “Balla Linda” e concretizza la sua presenza anche come cantante. Nel 1969 è con Wilson Pickett al Festival di Sanremo con la canzone “Un’avventura”. A marzo pubblica il suo primo album in studio dal titolo “Lucio Battisti”. Il 1969 è l’anno “Acqua azzurra, acqua chiara” e “Mi ritorni in mente”, l’anno in cui diventa infatti una “stella” poiché ognuna delle sue canzoni diventa un successo e nulla può più fermare Battisti. Nel 1970 Battisti rilascia un vero capolavoro. Come cantante “Fiori rosa, fiori di pesco” e “Emozioni” mentre, come compositore, “Insieme” e “E penso a te” interpretati, rispettivamente, da Mina e Bruno Lauzi. Lo stesso anno registra il suo secondo album in studio dal titolo “Emozioni”. Nel 1971 registra un nuovo singolo dal titolo “Pensieri e parole”. La canzone rimarrà per diciannove settimane in testa alle classifiche discografiche. A luglio esce il suo terzo album dal titolo “Amore e non amore” che contiene anche alcuni brani strumentali. In ottobre la sua casa editrice musicale “Dischi Ricordi” pubblica una compilation dal titolo “Lucio Battisti – Vol. 4”.

A novembre Battisti lascia la “Dischi Ricordi” e apre una nuova etichetta con Mogol, la “Numero Uno”. Nel frattempo registra un nuovo singolo intitolato “La canzone del sole”, la bellezza della canzone è confermata dal suo successo commerciale. Nel 1971, come compositore, pubblica alcuni grandi successi “Eppur mi son scordato di te” per la Formula Tre, “Vendo casa” per i Dik Dik, “Amor mio” per Mina, “Amore caro, amore bello” per Bruno Lauzi in Italia e Hervè Vilard in Francia. “Love Affair” registra “Wake Me I Am Dreaming”, una versione inglese del 1969 “Mi ritorni in mente”. Nel 1971 “Billboard”, la rivista americana di musica, ha onorato Lucio con il Trendsetter Award.

Nel 1972 Battisti registra due album “concept album”. Ad aprile esce “Umanamente uomo: il sogno” con “I giardini di Marzo” come singolo. Ogni traccia è completamente diversa e originale rispetto alle altre e l’album ha tutte il caratteristiche per diventare un episodio fondamentale nella storia della musica italiana. Canzoni come “Innocenti evasioni“, “E penso a te“, “Comunque bella” sono emerse durante questo periodo. A novembre uscirono il suo album e il singolo “Il mio canto libero“. I brani rimasero diversi mesi in cima alle classifiche dei “più ascoltati” e l’album da solo ha venduto 750.000 copie. La canzone “Il mio canto libero” sarà registrata anche in inglese, spagnolo, tedesco e francese. Nel 1973 Battisti pubblica un nuovo album dal titolo “Il nostro caro angelo” mixato a Londra. Dall’incantevole “La collina dei ciliegi“, alla ermetica title-track Battisti persegue altri suoni e altre parole. A settembre del 1973 è ad Amburgo per registrare un album tedesco chiamato “Unser Freies Lied” con testo di Udo Lindenberg. Nel 1974 registra uno dei suoi album più sperimentali dal titolo “Anima latina“. Questo album supera di gran lunga le conquiste di “Il nostro caro angelo”. Respira ancora di più aria latina, colori e motivi mediterranei si fondono per realizzare un groove che ben si sposa con le tendenze di “progressive” italiano del periodo. Mick Ronson registra “Music Is Lethal”, versione inglese del 1972 “Io vorrei … non vorrei … ma se vuoi “con i testi tradotti da David Bowie.

Nel febbraio 1976 Battisti pubblica un nuovo album dal titolo “Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera “, in cui la canzone “Ancora tu“, che si dimostrerà essere uno dei suoi più grandi successi a livello internazionale, ben rappresenta il tessuto sonoro, composto dalla musica e dalle parole, proposto dagli autori. Con lo stesso titolo l’album è anche pubblicato in spagnolo coni testi sono tradotti da Carlos Ramon Amart e il singolo “Respirando” ebbe un grande successo in Spagna. Nel 1977 Lucio Battisti parte per Los Angeles. A Hollywood Battisti inizia a lavorare al progetto di una versione americana di alcuni suoi brani di successo e ad alcune nuove canzoni tradotte da Mogol e Peter Powell. A marzo esce in Italia un nuovo album dal titolo “Io tu noi tutti” dove emergono canzoni come “Amarsi un pò “e” Si, viaggiare “. In agosto esce, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, il suo primo album inglese dal titolo “Immagini” con cinque nuove canzoni come “To Feel In Love” e “Keep On Cruising” e le versioni inglese di “Il mio canto libero” e “La canzone del sole”. Nello stesso anno pubblica in Spagna il suo secondo album spagnolo intitolato “Emociones”.

Parte per Londra per registrare un nuovo album dal titolo “Una donna per amico”. Contiene canzoni come “Prendila così“, “Perchè no“, “Una donna per amico” e “Nessun dolore“. La bellezza dell’album è confermata dal suo grande successo commerciale: oltre 900.000 copie vendute solo in Italia, la più grande conquista commerciale mai raggiunta da Battisti. Altri artisti, come la cantante Mina, hanno regolarmente registrato le sue canzoni. Dal 1978 c’è stato silenzio su Battisti: nessuna intervista, nessuna foto, nessuna apparizione televisiva, no radio, nessun concerto. Nel 1980, mentre registrava un nuovo album in Inghilterra, ebbe una crisi di fede e interruppe la sua collaborazione con Mogol. L’album “Una giornata uggiosa” con canzoni come “Con il nastro rosa” sarà il loro ultimo lavoro. Nel 1982 Battisti lavora con Greg Walsh. A settembre esce un nuovo album dal titolo “E già”. I testi di “E già” sono scritti da sua moglie. Dal 1986 Battisti inizia a collaborare con il poeta Pasquale Panella. In aprile pubblica il suo nuovo album dal titolo “Don Giovanni”. L’album ha tutte le caratteristiche per diventare un episodio rivoluzionario nella storia della musica italiana.

Nel 1988 pubblica un nuovo album dal titolo “L’apparenza”. Nel 1990 Battisti registra “La sposa occidentale”. Nel 1992 pubblica “Cosa succederà alla ragazza”. Nel 1994 Battisti pubblica il suo ultimo album dal titolo “Hegel”. Lucio Battisti è morto in un ospedale di Milano il 9 settembre 1998. Aveva solo 55 anni.

Roberto Greco per referencepost.it