Dati i fatti di cronaca che purtroppo sentiamo, in cui delle giovani ragazze si lasciano influenzare da abili manipolatori, abbiamo deciso di approfondire l’argomento per tentare di tutelare i nostri coetanei. Etimologicamente la parola deriva dal latino “manipulus” (“impugnatura-manico”) ed “è un comportamento o un’azione più o meno consapevole e più o meno intenzionale che consiste nell’esercitare un dominio su una persona o un gruppo di persone”. Metaforicamente lo possiamo rappresentare come un uomo che impugna il collo di una donna che non rispetta il suo potere.

La manipolazione è un tipo di influenza sociale che cambia la percezione e il comportamento degli altri con metodi subdoli o ingannevoli.

Il contemporaneo Christophe Carrè (dottore in Scienze della Comunicazione) si occupa di comunicazione interpersonale e influenza strategica. In uno dei suoi libri, “Le armi nascoste della manipolazione”, afferma che la comunicazione è una forma di manipolazione; infatti, nessuna informazione è fine a sé stessa, infatti, non si può essere neutrali in una comunicazione.

In questo testo descrive i principali tipi di manipolatori, sia nella vita reale che nella vita virtuale e li divide in vari tipi:

Manipolazione per ignoranza, la più comune e frequente.

È messa in atto inconsapevolmente da chi è insicuro. Colui che manipola giudica, interpreta e reputa la sua interpretazione come verità assoluta. Inoltre, teme di mostrarsi per quello che è, ha paura del confronto e, di conseguenza, invece di essere chiaro usa sotterfugi, tra cui l’induzione dei sensi di colpa mediante il silenzio punitivo. Non si tratta di un soggetto pericoloso, infatti non agisce con cattiveria ed è in grado di cambiare il suo atteggiamento.

Manipolazione interessata o disonesta. Il manipolatore ha un ego smisurato, è un narcisista e i suoi interessi lo portano a competizioni che fanno da padroni sui social (alterazione della verità). Manipola per un proprio tornaconto, quindi non per cattiveria; agisce in modo egoistico e lo fa per soddisfare i propri interessi. Non si preoccupa degli altri e delle conseguenze ma è consapevole di quello che fa, non si mette in discussione ed è semplice da individuare.

Manipolazione distruttiva, quella patologica e più pericolosa. È una manipolazione perversa, in cui si usa la cattiveria, ed è molto rara. Il manipolatore distrugge la persona manipolata, assoggettandola e instaurando rapporti di dominio e possessione. Non si può pensare di fargli modificare atteggiamenti o comportamenti se non ricorrendo ad un sostegno psicoterapeutico. Hanno una personalità alterata: denigrano, mettono in colpa, attuano un falso supporto, regna la vittimizzazione, rifiutano la comunicazione, sono pericolosi e vengono evidenziati continuamente i difetti della persona manipolata (stigmatizzazione).

Manipolazione benevola: l’autore parla anche di una manipolazione con intenti positivi. Sottolinea che la manipolazione benevola può essere utilizzata per il bene comune, come nel caso di educatori, medici e professionisti che cercano di aiutare gli altri. Inoltre, evidenzia che settori come l’educazione dovrebbero adottare approcci positivi, promuovendo l’efficienza e il successo anziché utilizzare metodi coercitivi o negativi.

Conoscete qualche tecnica di manipolazione?

Sono diverse quelle utilizzate dai manipolatori perché sia efficace.

Ad identificarli furono gli psicologi sociali, Robert-Vincent Joule e Jean-Leon Beauvois, sono arrivati alla conclusione che le modalità più utilizzate per controllare le azioni altrui sono:

  1. “la tecnica del sei libero di…” – Qui è fondamentale che la persona manipolata si senta libera  delle azioni che compie. Il manipolatore si mostrerà quanto più caritatevole, più convinto  e incline ad assecondare le richieste altrui. L’illusione della libera scelta fa parte della sua tecnica e  consiste nell’illusione di avere maggiore possibilità di scelta, che in realtà sarà limitata. In pratica il manipolatore chiede il minimo sperando di ottenere di più.
  2. “La tecnica del piede-nella-porta – Si tende a convincere qualcuno a fare  qualcosa partendo da una richiesta minima e per arrivare, le volte successive, a richieste sempre più ampie.
  3. “La tecnica della porta in faccia” – È come un gioco dei contrasti.

Si parte da una richiesta eccessiva per poi  farne,  successivamente, un’altra di  calibro minore, per  manipolare e far credere all’interlocutore che quest’ultima sia più ragionevole della prima, alzando le probabilità di ottenere successo.

  • “La tecnica dell’etichettatura” -Tenta di modificare un rapporto puntando sull’autostima dell’interlocutore che, potrà sentirsi apprezzato o meno, modificando il suo comportamento in futuro.
  • “La tecnica del love bombing” – Consiste nel bombardare l’inconsapevole vittima  con parole d’amore, facendolo sentire a proprio agio, facendo crollare le difese e rendendolo, così, vulnerabile agli occhi del manipolatore.
  • “La tecnica dell’esca” – Il “predatore” promette vantaggi alla “preda”, alla fine inesistenti.
  • “la tecnica dell‘adescamento” – Si mostrano all’altro vie traverse, offuscandogli la capacità decisionale, per fargli prendere una decisione ignaro delle conseguenze.

Stiamo attenti, dunque, quando vengono omesse informazioni (“adescamento per omissione”), si danno informazioni falsate dando vantaggi inesistenti (“adescamento menzognero “), si cura il contesto, il rapporto  e lo stato d’animo (“adescamento contestuale”).

Sapete come contrastare la manipolazione?

Abbiamo visto che la manipolazione è una tattica subdola e rendersi conto di questa realtà è fondamentale per proteggere la propria autonomia.

Ma cosa significa essere manipolati, e come possiamo difenderci?

RAGAZZI ATTENZIONE! Di solito attuiamo dei comportamenti senza renderci conto che non sono adatti alla situazione che stiamo vivendo; quindi, per evitare di essere manipolati è necessario avere una buona conoscenza di sé, dando prova di lucidità.

Non bisogna portare avanti delle azioni che non danno frutti ed è meglio allontanare chi si ne approfitta.

Non temere i cambiamenti e lasciare andare le vecchie abitudini.

È meglio non pensare che il mondo sia come lo immaginiamo, e che le proprie credenze siano la verità assoluta.

Molte persone inconsciamente credono di essere superiori agli altri e finiscono per diventare anche loro manipolatori perversi. È importante sapere riconoscere le diversità altrui.

È necessario smettere di colpevolizzarsi per qualsiasi cosa, distruggendo la fiducia che abbiamo in noi stessi, poiché più si è critici con sé stessi, più si è preda facile per i manipolatori.

È stato utile questo articolo per riflettere sui comportamenti manipolatori? Conosci qualcuno che assume questi comportamenti? Se vuoi puoi scrivere qui le tue impressioni o curiosità.

Articolo scritto dalle studentesse della classe 3°C del Liceo “Regina Margherita” di Palermo – Attività di Scienze Umane, prof.ssa Giuseppa Mannelli e Letteratura Italiana, prof.ssa Simona Laura Rampulla.
In copertina: Tavola grafica di Aurora Maria Schiazzano, 4°B, Liceo Artistico E. Catalano