“La storia non è qualcosa del passato che non ci interessa. I memoriali li facciamo per sapere cosa la storia ha prodotto e per ricordare gli avvenimenti per riuscire a fare sempre meglio, evitando gli errori del passato”; così ha iniziato il suo discorso introduttivo il dirigente scolastico Fabio Mauthe Degerfeld, preside dell’I.C. Boccadifalco – Tomasi di Lampedusa, in occasione dell’intitolazione del teatro del plesso Tomasi di Lampedusa ad Antonio Montinaro, agente di scorta di Giovanni Falcone. La cerimonia ha avuto luogo il 22 maggio scorso, durante le celebrazioni inserite nella settimana della legalità, a un giorno dal ventisettesimo anniversario dalla strage di Capaci, in cui morirono, oltre ad Antonio Montinaro, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
A presiedere i lavori è stata la signora Tina Montinaro, moglie di Antonio che, proprio in quel giorno, ha festeggiato presso il nuovo teatro “Antonio Montinaro”, il suo compleanno, poco prima di ricevere a Palazzo Pretorio un premio dedicato al coraggio delle donne.
Il corpo docente e gli alunni hanno accolto la Montinaro con un lungo ed affettuoso applauso e, dopo aver scoperto la targa, hanno ascoltato le sue parole proprio all’interno del teatro appena intitolato al marito.
Dopo l’esibizione di un coro e di un emozionante monologo, Tina Montinaro ha tracciato un percorso lungo ventisette anni, facendo un bilancio coinvolgendo tutti i ragazzi presenti.
“Questi eventi vanno realizzati affinché non si perda la memoria della storia e degli uomini. Ciò ci deve aiutare ad apprezzare meglio la storia e la nostra storia. Tutto il passato appartiene a noi, e la storia ce lo consegna”, ha ricordato il preside Fabio Mauthe Degerfeld.
“Grazie per esserci e grazie per farmi sentire Antonio sempre vicino” ha detto con commozione la signora Montinaro, ricordando come siano importanti eventi come questo in cui la memoria diventa impegno attivo.
“Dobbiamo decidere con la nostra testa quello che dobbiamo fare e chi dobbiamo essere. È fondamentale sapere e capire che i nostri ragazzi, i ragazzi della scorta, avevano deciso da quale parte stare. Ecco, noi dobbiamo decidere da che parte stare e dobbiamo pretendere da voi, giovani generazioni, di essere sempre migliori. Voi non dovete mai girarvi dall’altra parte, dovete camminare sempre a testa alta, solo così possiamo sperare che questo mondo sia davvero migliore”.
Un grande ringraziamento va rivolto alla signora Montinaro per la sua paziente, coraggiosa e costante testimonianza portata aventi in questi lunghi e dolorosi anni, ma che sicuramente lascerà un segno indelebile nei nostri cuori.