È terminata il 17 marzo scorso l’edizione numero 89 del Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra che, per l’appuntamento del 2019, ha registrato 602 mila presenze, provenienti da tutto il mondo con 34 nuovi espositori, fra cui dell’est, che hanno stupito i numerosi visitatori che si sono radunati al Palexpò ginevrino per visionare i tanti modelli esposti.

Nei grandi stand tutti i principali marchi automobilistici hanno presentato le loro punte di diamante, coinvolgendo il pubblico con intrattenento, tutorial e simulatori di guida.

Esperienze interattive per entrare nel vivo della manifestazione e toccare con mano i capolavori di tecnica ingegneristica applicata all’automobile del futuro.

Tra storia e restyling, tra tradizione e innovazione, le brillanti carrozzerie luccicavano sotto i riflettori del Salone, alternando i nuovi modelli di utilitarie, le berline ibride e poi, meta ambita di ognuno dei visitatori, le meravigliose hypercar.

Propio nel momento in cui la Pagani celebra i 20 anni della sua Zonda, espone, oltre alla sua storica auto, la splendida Huayra, poco lontano dal padiglione della Bugatti con la Chiron e la Voiture noire, prodotta in un solo esemplare.

Poi ancora la Maserati Levante, la McLaren 600LT Spider, la Lamborghini Huracan e la Koenigsegg, ma anche l’Audi Q4 e-tron ed e-tron GT, la Fiat 500 XL “106”, la Renault Clio, l’Alfa Romeo Stelvio e i vari SUV.

Un tripudio di lucidi metalli rombanti e fumanti capaci di infiammare i cuori di tanti, tantissimi appassionati.

Carlo Guidotti (Articolo e foto)