Uno studio sull’ornitologia sicula dimenticato da tutti e custodito dalla Biblioteca comunale di Palermo. Lo scrisse ai primi dell’800 il canonico della Cattedrale Baldassare Palazzotto (Palermo 1777-1858), Dimostratore di Storia naturale alla Regia Università degli Studi dal 1815 al 1820/24, riprendendo un precedente studio dell’abate Francesco Cupani.
Il manoscritto, mai pubblicato, si intitola “Materiali pell’Ornitologia sicula, è privo di illustrazioni, ma presenta vari riferimenti alle tavole del suo predecessore Cupani. Il testo fu depositato nel 1830 alla Biblioteca Comunale di Palermo, dove Palazzotto prestava servizio dal 1802 e di cui fu direttore dal 1826 al 1858.
Adesso, grazie ad University Press, il manoscritto è stato pubblicato e sarà presentato nella Sala Lanza dell’Orto Botanico Palermo venerdì 31 maggio 2024 alle ore 17,00. Alla presentazione saranno presenti gli autori Bruno Massa, Pierfrancesco Palazzotto e Daniela Patti, il rettore dell’Università, Massimo Midiri, il direttore Simua Michelangelo Gruttadauria, il sindaco Roberto Lagalla, don Leoluca Pasqua, Nicola Cusumano, Gioacchino Barbera, Tommaso La Mantia. Si tratta della prima edizione critica del manuale che fu citato da vari naturalisti dell’800 tra cui, spesso, dal naturalista Pietro Doderlein.
Il libro, di quasi 400 pagine, ricostruisce la biografia di questo personaggio del tutto dimenticato dal tempo, tramite ricerche d’archivio e sulle fonti a stampa del XIX secolo.
Ne è venuta fuori una storia relativa a collezionismo scientifico siciliano, storia naturale, crescita sociale in forza dello studio e della nascente università a Palermo, cantieri nella Cattedrale e al Seminario arcivescovile, di cui Palazzotto fu Rettore, e Biblioteca Comunale, della quale si è descritto il funzionamento e le attività nei primi cento anni fino al 1860, che mancava, nonostante essa all’epoca fosse un perno istituzionale e pubblico della formazione a Palermo.
La pubblicazione comprende in appendice i risultati del restauro del ritratto del canonico Palazzotto, presentato nel 2018 dagli allievi del CdS in Conservazione e restauro dei Beni Culturali (LML02), allora coordinato dal prof. Franco Palla, ed esposto nella sala a lui intitolata presso quella biblioteca.