Tanta emozione al Liceo Ernesto Basile di Palermo, per l’incontro, organizzato martedì 26 marzo scorso, dalla scuola insieme a Progetto Forense”, con Vera Squatrito e Giovanna Zizzo, mamme rispettivamente di Giordana e Lauretta, vittime di femminicidio.

Gli studenti del liceo, che hanno gremito l’auditorium dell’Istituto, insieme ad altre classi collegate da remoto, hanno avuto modo di ascoltare le testimonianze toccanti di queste due mamme che sono state in grado di trasmettere, nonostante le tragedie vissute,  un messaggio di coraggio e speranza.

Dopo i saluti del Dirigente scolastico Prof. Fabio Passiglia, dell’avvocata Maria Castello (presidente del Progetto Forense) e della professoressa Rosalia Calderone, promotrice dell’evento, si è passati ad ascoltare, in religioso silenzio, la storia di Vera e Giovanna, che sono state moderate dall’avvocata Maria Vittoria Cerami. La prima a parlare è stata Vera, la quale, dopo avere scandito a gran voce “Io sono Giordana”,  ha spiegato come sua figlia avesse lottato per la libertà,: “io vi porto il coraggio di parlare” ha detto Vera, sottolineando sia il coraggio avuto dalla figlia a parlare ma anche la necessità in ognuno che viva situazioni simili, di trovare lo stesso coraggio.  Ha ammonito i ragazzi Vera, invitandoli ad essere vigili e a non banalizzare comportamenti che potrebbero sembrare normali ma che invece non lo sono. “L’amore è condivisione, rispetto, empatia e in nessun caso, in nessun caso può divenire violenza”. Dopo le parole di Vera, la parola è passata a Giovanna, mamma di Lauretta, uccisa “dalle mani di chi l’aveva generato”, dice con voce rotta dall’emozione Giovanna. Anche lei, che ha esordito dicendo “Lauretta vive in me”,  ha voluto soffermarsi sul concetto di amore, di amore vero, evidenziando come solitamente lei preferisca parlare dopo Vera, in quanto riconosce in se stessa molto della storia di Giordana. Giovanna ha esordito con una poesia dedicata alla figlia che si chiude con la struggente frase: “sono Lauretta e sono nata per sempre”. Anche Giovanna, come Vera ha messo in guardia dal falso amore, da quell’amore che si cela sotto l’apparenza “va tutto bene” ma che invece nasconde possessione, gelosia patologica, etc. Giovanna ha poi sottolineato come sia lei che Vera siano state condannate ad un ergastolo del dolore che le accompagnerà per tutta la vita.

L’incontro si è chiuso con le domande degli studenti e con due filmati in ricordo di Giordana e Lauretta, alla fine dei quali, gli studenti hanno avvolto in un caloroso abbraccio le due mamme. Da oggi anche i ragazzi del Liceo Basile potranno dire “NOI siamo Giordana” e “Lauretta vive in NOI”.

Prof. Alessandro Chiolo