La perquisizione è stata delegata dalla Procura di Perugia che ieri ha aperto un’indagine a carico di Palamara, ex presidente dell’Anm
Perquisizione della Guardia di Finanza di Roma nell’abitazione del pm romano Luca Palamara, indagato per corruzione, e nel suo ufficio di piazzale Clodio. La perquisizione è stata delegata dalla Procura di Perugia che ieri ha aperto un’indagine a carico di Palamara, ex presidente dell’Anm ed esponente della corrente centrista ‘Unità per la Costituzione’. Palamara è in corsa per un posto da procuratore aggiunto. Dalla Procura di Perugia risultano indagati anche l’imprenditore Fabrizio Centofanti e gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore. I tre, secondo i magistrati umbri, sono accusati di aver “corrisposto varie e reiterate utilità a Palamara, all’epoca consigliere del Csm, consistenti in viaggi e vacanze (soggiorni presso svariati alberghi anche all’estero) a suo beneficio” come si legge nell’avviso di garanzia. Dalla Procura di Perugia risulta inoltre indagato per rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento Luigi Spina, togato di Unicost del Consiglio superiore della magistratura. ”Ho appreso dai giornali la notizia – afferma Spina in una nota – sono molto amareggiato di averlo dovuto apprendere prima dalla stampa che dall’autorità giudiziaria da cui poi ho avuto riscontro. Sono disponibile per ogni chiarimento”. E sono favoreggiamento e rivelazione del segreto di ufficio in concorso le accuse che la Procura di Perugia contesta al pm di Roma Stefano Rocco Fava nell’ambito della vicenda che vede indagato Palamara. E’ stato Fava a fare un esposto al Csm contro l’ex procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e l’aggiunto Paolo Ielo per presunte irregolarità nella gestione delle inchieste sull’avvocato Piero Amara.
Fonte: Adnkronos