Il Corecom Sicilia ha chiamato attorno ad un tavolo tecnico tutti i soggetti interessati, con l’obiettivo di esaminare le diverse problematiche che riguardano il settore dell’informazione nelle sue diverse manifestazioni

Tre tavoli tecnici – uno dedicato ai giornalisti, uno agli editori di radio e tv e uno agli editori dei quotidiani – saranno attivati tra una decina di giorni dal Corecom Sicilia per accendere i riflettori e trovare soluzioni alla crisi che attanaglia da anni il settore. Lo ha annunciato, oggi, nel corso della prima riunione del tavolo tecnico sull’informazione nell’Isola, promosso dal Corecom Sicilia, la presidente Maria Astone. “La crisi che attraversano i media tradizionali, a partire dai quotidiani, soprattutto in Sicilia – ha detto – obbliga le istituzioni ad avviare iniziative dirette a trovare soluzioni politiche e normative per rilanciare un settore trainante dell’economia regionale, per i riflessi che esso ha sul piano dell’occupazione e dell’attività di impresa”. Il Corecom Sicilia ha chiamato attorno ad un tavolo tecnico tutti i soggetti interessati, con l’obiettivo di esaminare le diverse problematiche che riguardano il settore dell’informazione nelle sue diverse manifestazioni e poter presentare, nel corso della seconda Conferenza sull’informazione, che il Comitato organizzerà entro novembre prossimo, una proposta di intervento legislativo al governo regionale e all’Assemblea regionale siciliana. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, oltre alla stessa presidente Maria Astone, anche gli altri componenti del Corecom Sicilia, il vice presidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao, il segretario generale di Anci Sicilia Mario Emanuele Alvano, Salvatore Cusimano, direttore sede Rai Sicilia, Fabrizio Berrini, segretario generale Aeranti, Franco Siddi, presidente Confindustria radio tv, Rosario Alfredo Donato, direttore generale Confindustria radio tv, i rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti e dell’Assostampa siciliana il sindacato unitario dei giornalisti e quelli di radio e tv private. Da parte di tutti è emersa la necessità di puntare sulla qualità e valorizzare la professionalità.

Fonte: Ansa