Per il bimbo la trappola è scattata sulla chat del videogioco ‘Clash of Clans’

Ha inviato a un bambino di otto anni messaggi a sfondo sessuali chiedendogli di mandargli foto delle sue parti intime. Un 32enne residente nella provincia di Firenze è stato denunciato dalla polizia postale di Cagliari per il reato di corruzione a adescamento di minore. Per il bambino la trappola è scattata sulla chat del videogioco ‘Clash of Clans‘, dove il maggiorenne l’ha agganciato on line, per poi proseguire i contatti su Whatsapp.

Clash of Clans, guerre di clan ovunque!!!
Videogioco multiplayer della casa Supercell, uscito per le piattaforme iOS e Android nel 2012 (nel pieno boom dell’età delle app for smartphone) ha riscontrato un successo rapido e incontrastato, scalando in un lampo – e mantenendosi ancora oggi – sul podio delle applicazioni più scaricate in tutti gli app store (iTunes, Play Store ecc.). Ma cosa ha portato alla nascita di questo vero e proprio fenomeno videoludico?

Iniziamo dalle basi. Cos’è Clash of Clans? Clash of Clans è un gioco per dispositivi mobili (iOS e Android) del genere tower defence, il cui scopo è quello di sviluppare e costruire nuove difese, nuove strutture, nuove truppe ed incantesimi. Essendo un gioco gratuito, si tratta di un free-to-play, che però prevede acquisti in-app. Tali acquisti permettono di ottenere delle risorse piuttosto rare (le gemme verdi) con grande velocità, e tramite queste gemme si può velocizzare lo sviluppo di una struttura, truppa o qualsivoglia oggetto. Ciononostante si può giocare senza dover acquistare forzatamente le gemme, anche se con uno sviluppo più lento del proprio villaggio. Lo scopo del gioco è di, appunto, sviluppare il proprio villaggio, attaccare altri giocatori in multiplayer, difendersi con successo da altri attacchi, salire nella classifica nazionale e mondiale del gioco, partecipare alle Clan wars.

Clash of Clans è un gioco che da ormai sei anni riscuote un crescente successo e consenso nei giocatori, grazie ad una politica di forte cautela e di aggiornamento del gioco lento e graduale che va di pari passo col più dei giocatori. E’ utilizzabile legalmente a partire dall’età dei 13 anni, ma praticamente viene giocato da una fascia di età che parte dagli 8/9 anni agli oltre 70, con un forte accento puntato sulla fascia 12/18 anni. La differenza di giocatori maschi e femmine è piuttosto squilibrato, con una forte tendenza dei maschi al gioco, e parallelamente una certa resistenza femminile, anche se un sempre maggior numero di giocatrici sta scoprendo il fascino del gioco. Dal giocatore più accanito al più blando, in generale si trascorrono effettivi almeno 20 minuti al giorno, anche solo per raccogliere le risorse, avviare qualche potenziamento o chattare nella chat del clan o nella chat globale. Un punto a favore di Clash of Clans è quello di essere un gioco per dispositivi mobili che richiede un certo tempo per creare un esercito, gli incantesimi e le strutture. Infatti non necessita un’attenzione particolare, visti i tempi che si prende. Una GoWiPe impiega circa 1 ora e 10 minuti, un LavaLoon 50 minuti, un semplice Barch 20 minuti, senza contare gli incantesimi! Se si dispone di connessione stabile ad internet, è un buon passatempo mentre si è in autobus, in treno, sulla pensilina. Non necessariamente ruba troppo tempo, basta infatti eseguire certe azioni una o due volte al giorno senza sforzo eccessivo per seguire l’andamento dei fatti. Il tempio sacro di Clash of Clans rimane però la casa dove, senza alcun limite di tempo, ci si può dedicare al gioco, anche grazie alla connessione Wi-Fi, molto più stabile e con minor rischio di caduta di connessione. Certo, esistono anche altri passatempi, ma de gustibus non est disputandum, ed è a scelta dell’indivuduo cosa gli piace e cosa no, senza alcuna restrizione esterna.