Comunicato stampa

Una terza edizione che si è chiusa con un bilancio estremamente positivo sia per la qualità degli spettacoli proposti sia per la risposta da parte del pubblico, presente sempre in maniera partecipata e pronta ad accogliere le proposte della direzione artistica firmata ancora una volta con grande professionalità da Valeria Sara Lo Bue.

Quattro gli spettacoli che hanno avuto la capacità di raccontare – ognuno secondo il proprio stile e la propria poetica – il tema delle relazioni, le innumerevoli che coinvolgono la vita di ogni giorno: tra uomo e donna,  insegnante e allievo, vittima e carnefice, amico e amica.

Una sorta di magia, mossa anche da una sottile vena ironica, quella che si è potuta vivere all’interno di un gioiellino come il Teatro del Baglio, 200 posti in tutto ricavati dall’antico granaio del Palazzo Filangeri, in cima a Corso San Marco, nel centro storico di Villafrati.  Ormai una vera e propria Istituzione del Comune, che negli anni ha ospitato numerose compagnie e artisti nazionali e internazionali, fra i quali: Elena Bucci, Maria Paiato, Marta Cuscunà, Franco Scaldati, T.T.B., Antonio Piovanelli, Frosini-Timpano, Dispensa Barzotti, Massimo Verdastro, Filippo Luna, Nicolò Carnesi, Mimì Sterrantino e molti altri.

Una sinergia di umanità che, ancora una volta, ha dimostrato la forza del teatro indipendente del nostro paese, tracciando una linea di continuità con le edizioni precedenti di “Verba Manent”, ponte ideale attraverso il quale collegarsi e sul quale costruire.

Da “Due Passi Sono” di e con Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi a “Barbiana” di e con  Michela Diviccaro, passando per “Otello Alzati e Cammina” portato in scena dalla “Compagnia Garbuggino – Ventriglia”, per giungere allo spettacolo finale, da tempo atteso, come “Il Pozzo dei Pazzi” a cura  della Compagnia di Franco Scaldati.

«Abbiamo concluso rendendo omaggio a Franco Scaldati – spiega il direttore Artistico di “Verba Manent”, Valeria Sara Lo Bue –, con uno spettacolo più particolare degli altri innanzitutto per il numero di attori in scena, veramente tanti, ma molto forte anche sul tema delle coppie. Tutta la rassegna di prefiggeva di avere un momento poetico e qui lo abbiamo raggiunto».

Una terza edizione che ha raccolto anche i frutti di un lavoro portato avanti guardando al pubblico, ma anche a una politica culturale più complessiva.

«Molto importante è stato il lavoro realizzato per questo territorio – prosegue la Lo Bue -, considerato che si tratta di un teatro al quale fanno riferimento diversi comuni.  La scelta delle compagnie e degli spettacoli è stata certamente fatta in base al gusto personale, ma anche rispetto al lavoro sulla poesia e sul senso dell’esistenza che ha ispirato ogni testo. Questo é, del resto, “Verba Manent” nella sua tradizione e il pubblico lo ha capito. Proprio per questo ci auguriamo che l’intenso lavoro relazionale costruito con gli spettatori possa andare oltre la terza edizione».

Un bilancio, dunque, sicuramente felice, anche e soprattutto per l’istituzione che ha ospitato la rassegna.

«Un’esperienza ancora una volta emozionante – afferma Salvatore La Barbera, presidente dell’Istituzione “Teatro del Baglio” – che ha trasmesso un profondo messaggio culturale e sociale. Una rassegna che caratterizza questo teatro sin da quando è nato e che si alterna con altre di teatro popolare, comico e musicale. Ciò a riprova che questo luogo è diventato leva di attrazione per Villafrati e i paesi limitrofi, valore aggiunto per la crescita di tutta la comunità. Abbiamo anche vinto una sfida, dimostrando che rassegne di teatro contemporaneo e impegnato come “Verba Manent” possono avere una valenza di intrattenimento ludico e ricreativo, creando contestualmente nuove forme di accrescimento culturale. Abbiamo sfatato la convinzione che questo genere di teatro sia scelto solo da un pubblico di nicchia, socialmente e culturalmente elevato, affascinando invece anche molte altre persone con proposte contemporanee e di ricerca pensate per tutti».

Pochi concetti per dire molto chiaramente che si è trattata di una scommessa ancora una volta vinta per il “Teatro del Baglio”, con l’augurio che anche il prossimo anno “Verba Manent” possa tornare a respirare e far respirare il profumo delle tavole del palcoscenico attraverso ulteriori proposte capaci di portare nella nostra bella Sicilia testi coraggiosi e, proprio per questo, amati da un numero di spettatori sempre più numeroso e trasversale.