Carlo Guidotti; Referencepost; Edizioniexlibris

Per onorare la memoria del magistrato palermitano, l’I.C. Boccadifalco – Tomasi Di Lampedusa ha pianificato una serie di eventi assolutamente di rilievo che coinvolgono numerosi protagonisti di spicco che incontreranno i bambini, con l’obiettivo di raccontare ciò che accadde nel maggio e nel luglio nel 1992, spiegarne le motivazione e diffondere il bene della giustizia e della legalità nelle giovani personalità che, fanciulli di oggi e adulti di domani, saranno i veri protagonisti della nostra imminente storia.

Questo mese è particolarmente denso di eventi, conferenze e manifestazioni aventi come fulcro la diffusione del concetto di legalità che vede il suo culmine giorno 23, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo.

Già giorno 3 maggio scorso, la classe 3D ha incontrato i poliziotti Antonello Marini, Raniero Recupero e Giuseppe Sammarco, che fecero parte della scorta di Falcone e Borsellino (qui il mio articolo) e che hanno risposto alle numerose ed interessanti domande dei bambini.

Ieri mattina, 21 maggio, il piazzale della scuola palermitana si è riempito di bimbi i quali, esibendosi in diversi numeri musicali, hanno dato l’avvio ufficiale alla settimana dedicata alla legalità.

Lo scenario che si profilava attorno è stato, e lo sarà ancora per parecchi giorni, assolutamente d’eccezione: esposti lungo tanti balconi e terrazzi delle abitazioni del quartiere Passo Di Rigano, a nord del centro cittadino, i “Lenzuoli della legalità”, i grandi teli bianchi, tutti diversi tra loro, sui quali sono stati dipinti i volti, i nomi e le frasi di alcune vittime della mafia.

Dopo le esibizioni musicali e i saluti del preside il prof. Fabio Mauthe Degerfeld, tutte le classi sono state interessate ciclicamente in incontri e dibattiti con i protagonisti della lotta antimafia.

Mentre all’interno dei locali fervono gli ultimi preparativi affinché tutto sia più che perfetto, uno dei primi incontri ha avuto come relatore, nel teatro della scuola, l’ing. Montalbano, che ha illustrato ai ragazzi, in una conferenza arricchita da un video esplicativo, la storia di suo padre, Giuseppe Montalbano, medico di Camporeale che fu ucciso il 18 novembre del 1988 perché non volle piegarsi alla volontà criminale della mafia del luogo.

A seguire, i bimbi della 3D hanno raccontato il percorso di crescita effettuato con gli agenti della scorta, raccontandolo ai loro compagni: “Se vuoi” è il titolo di questo momento in cui, in maniera originale e densa di carica di contenuti, sono stati, per una volta, i bimbi a spiegare agli adulti contenuti assolutamente di valore.

Subito dopo, ad occupare lo stesso spazio, la signora Graziella Accetta, mamma di Claudio Domino, vittima della mafia a soli undici anni.

Molto intenso e commovente è stato l’incontro con la mamma di Claudio che ha ripercorso la storia della sua famiglia, assolutamente perfetta ma distrutta il 7 ottobre del 1986, proprio durante la fase calda del primo maxiprocesso alla mafia, quando un killer, ancora oggi senza una spiegazione chiara e definitiva, uccise con uno sparo in fronte il suo bambino.

Il teatro, dopo questo dibattito, che ha lasciato un segno profondo nelle coscienze dei presenti, ha ospitato altri incontri con i piccoli protagonisti: gli alunni della 3A hanno letto alcuni significativi testi, scritti proprio da loro, nei quali i giovani autori hanno immaginato di essere gli agenti della scorta, pensando a quali potessero essere i loro desideri e le loro aspirazioni di felicità, che presto però avrebbero incontrato una inesorabile fine.

Nell’atrio interno, a fianco di grandi sagome di super eroi raffiguranti i volti e i corpi delle vittime della Strage di via D’Amelio, sono stati esposti i progetti e le idee dei bambini per la creazione di una nuova scuola, che vede la sua sede sulla porzione residua di quello che fu il parco di Villa Turrisi, un sogno che, con la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, può divenire realtà.

In contemporanea, nella palestra il noto rapper MAK, impegnato nella diffusione di messaggi di legalità rivolti ai ragazzi, ha interloquito con tutti i bimbi presenti cantando il suo successo “La mafia è cosa vostra”, brano, popolarissimo sul web, ricco di contenuti e messaggi antimafia, anticorruzione e antiomertà, un modo giovane e dinamico per essere assolutamente a favore della libertà e della vita.

L’esibizione di MAK ha dato il via alla premiazione finale: “Educare alla sana competizione. Imparo a vincere e imparo a perdere – Fair Play”.

Il preside ha premiato 50 ragazzi delle I, II e III della Scuola Secondaria di I grado del Boccadifalco – Tomasi Di Lampedusa per essersi distinti nelle gare di carattere sportivo.

Tra gli applausi dei bimbi, dei ragazzi, dei genitori e del qualificato e impegnato corpo docente, si è conclusa questa prima e intensa giornata dedicata alla legalità, che ha trasformato il Plesso Loi in un grande laboratorio di vita e bellezza.

E’ stata questa la prima giornata di un ricco ed articolato programma al cui interno vi saranno numerose altre conferenze con autorevoli personalità e financo la proiezione del docu-film “L’ultimo sorriso”, che narra il percorso umano di Padre Pino Puglisi, realizzato dalla regista Linda Ferrante da un’idea di Sergio Quartana.