In Sicilia vi è un’associazione particolarmente attenta alle tematiche relative alla diffusione della cultura del nostro territorio, all’informazione sulla mobilità cittadina ed alla tutela del patrimonio, in particolare quello ferroviario.
E’ l’associazione Ferrovie Siciliane che, con sede a Messina, è attiva già dal 2005 ed ha nel suo portfolio svariate iniziative mirate alla divulgazione ed alla protezione, nonché alla valorizzazione, della nostra cultura, mediante attive operazioni di coinvolgimento e di condivisione.
Ho intervistato Giovanni Russo presidente dell’associazione Ferrovie Siciliane, impegnata in questi giorni in una raccolta firme per una importante petizione.
Carlo Guidotti: Buonasera Giovanni Russo. Lei è il presidente di Ferrovie Siciliane. Quali sono le attività i compiti specifici della sua associazione?
Giovanni Russo: L’associazione nasce nel 2005 ed ha come scopo principale quello di tutelare il patrimonio culturale legato alla mobilità in generale, oltre alla specifica attenzione rivolta al mondo delle ferrovie ci occupiamo anche di alcuni aspetti legati alla mobilità su gomma.
C.G.: Ferrovie Siciliane ha recentemente promosso una petizione che, come ho saputo, ha riscosso notevole successo. Parliamone subito quindi. Ricordiamo ai nostri lettori chi era Piero Muscolino e in cosa consiste la petizione a lui intestata?
G.R. Muscolino è stato un dirigente delle ferrovie italiane fino al 2003 ed ha seguito con amore e profonda passione il suo lavoro dando tutto se stesso fino agli ultimi giorni della sua vita, tutto testimoniato nei suoi numerosi scritti, nei suoi studi e nei suoi approfondimenti.
Tutto è stato frutto della sua instancabile opera che andava molto oltre la sua attività lavorativa.
Abbiamo avviato una raccolta firme affinché si possa intitolare un padiglione del Museo Ferroviario di Pietrarsa proprio all’ing. Muscolino. Ciò nasce quando è iniziata una nostra ricerca sulle vaporiere siciliane; facendo una ricerca a ritroso, analizzando anche studi degli anni ’50 e ’60, spesso emergeva proprio il nome di Piero Muscolino, che aveva anche origini siciliane. Fu colui che di fatto mise in piedi il Museo Nazionale di Pietrarsa a Napoli.
Muscolino ha quindi tracciato, segnalato ed ha contribuito alla salvaguardia di numerose vaporiere, salvandole di fatto dalla fiamma ossidrica che inesorabilmente ne avrebbe cancellato il ricordo.
Abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio con decine e decine di persone che hanno firmato la petizione relativa all’intitolazione di un padiglione, di una biblioteca o di una sala congressi del museo, cercando di restituire la doverosa luce all’importanza della figura dell’ingegnere Muscolino all’interno di un museo che solo l’anno scorso ha avuto decine di migliaia di visitatori.
C.G.: Quando scade la petizione?
G.R.: La petizione si chiude giorno 6 novembre.
C.G.: Siete vicini al traguardo?
G.R.: Assolutamente sì, la risposta è stata molto ampia e il traguardo è vicino. A questa petizione hanno aderito diverse associazioni siciliane, toscane, sarde e calabresi; ha partecipato anche il Museo Ferroviario di Lecce che si è particolarmente distinto per il suo interessamento. Abbiamo praticamente raggiunto la copertura del territorio nazionale pari a 80%.
La petizione è stata condivisa con la famiglia di Muscolino. Non è stato facile rintracciare i familiari dell’ingegnere ma appena abbiamo avuto la possibilità di presentare loro il progetto con felicità abbiamo appreso che lo avrebbero sposato in pieno.
C.G.: Muscolino è stato anche autore di numerose monografie pubblicate nel corso degli anni. Nei cataloghi editoriali troviamo ad esempio “I trasporti in Italia dal 1800”, “Nel Lazio ai tempi dei treni a vapore”, “Ricordi ferrotranviari dei viaggi per le vacanze” e “Trasporti. Due secoli XIX-XX”.
G.R.: Sì, e questo conferma il suo impegno rivolto alla conoscenza ed alla cultura. Di rilievo, ad esempio, segnalo il libro “Le ferrovie della Sicilia sud-orientale”, che traccia uno spaccato tecnico e storico della nostra realtà territoriale.
Fra le sue testimonianze è anche reperibile sul web una sua intervista nella quale parla acutamente della situazione organizzativa ed aziendale delle ferrovie, con un inevitabile confronto con la realtà che era in essere durante la sua attività professionale.
C.G.: E’ la prima esperienza di petizione proposta?
G.R.: No, un’esperienza precedente è stata quella di una raccolta di firme che consisteva nel richiedere alle Ferrovie dello Stato l’intitolazione della nuova nave ferroviaria varata nel 2013 alla città di Messina. Molte navi tuttora presenti nella flotta delle ferrovie hanno un nome riconducibile alla Calabria. Al termine della raccolta, che ha avuto successo e con la quale abbiamo raggiunto l’obiettivo, abbiamo organizzato una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato in molti, avvalorando così il tema della condivisione delle conoscenze, della cultura e di un progetto di un percorso comune.
C.G.: Uno step importante per la storia dell’associazione quindi?
G.R.: E’ stato un episodio che ci ha particolarmente reso felici in quanto era la prima apertura su questi tempi delle Ferrovie nei confronti di un’associazione. E’ stato pubblicato anche un testo che documenta questa avventura.
C.G.: L’associazione opera a livello regionale?
G.R.: Tendenzialmente sì ma siamo aperti ovviamente anche ad altre realtà, ad esempio ci siamo occupati anche di attività al di fuori della Sicilia, come ad esempio per la Calabria o per altre regioni del nord Italia.
C.G.: Può indicarci un esempio di cooperazione extra-regionale?
G.R.: Ad esempio abbiamo a suo tempo avviato un dialogo con un’associazione che si occupa della ferrovia Fano-Urbino in relazione a delle attività svolte per la Noto-Pachino, con questo si cerca di creare legami con altri gruppi creando una reta e un’ampia forma di collaborazione, mettendo a disposizione degli altri tutto quello che realizziamo.
C.G.: Quindi la collaborazione tra soci è fondamentale?
G.R.: Assolutamente. Ciò che conta è proprio lo spirito di collaborazione tra tutti coloro i quali ci supportano e sposano i progetti da noi ideati.
C.G.: Avete mai svolto attività di divulgazione a carattere didattico?
G.R.: Sì, spesso abbiamo svolto attività didattiche aperte a tutti coloro i quali condividono la nostra visione e che sposano i nostri progetti.
C.G.: Ne ricorda qualcuna in particolare?
G.R.: Molto successo ha riscosso l’attività svolta presso le stazioni di Messina Centrale e di Messina Marittima, nelle quali abbiamo organizzato una visita all’impianto ampliandone la conoscenza sia sotto l’aspetto architettonico che sotto l’aspetto tecnologico. Abbiamo studiato, ad esempio, com’è fatta la stazione e cosa c’era prima di essa. Negli ultimi anni abbiamo anche fatto una decina di repliche per garantire a tutti la partecipazione, registrando più di 400 presenze.
In seguito questa attività è stata svolta da un’altra associazione anche a Milano Centrale; questa cosa ci ha fatto molto piacere in quanto ci siamo resi conto che abbiamo esportato un’idea che ha visto la luce in quanto concretizzazione di un progetto.
C.G.: Sul sito www.ferroviesiciliane.it vedo una folta rassegna di notizie aggiornate in tempo reale. Ad esempio in merito alla tratta Noto-Pachino leggo un aggiornamento al 28 ottobre, un aggiornamento sul passante ferroviario di Catania del 18 ottobre. Vi sono quindi moltissime notizie sulla mobilità regionale, ferroviaria e non, e dei post dedicati alla circolazione, alle stazioni, ai rotabili, tutto con aggiornamenti in tempo reale che restituiscono al visitatore un quadro chiaro ed aggiornato sul trasporto pubblico locale.
G.R.: Il forum nasce prima dell’associazione; esso nasce già a fine 2003 ed è costantemente aggiornato con una media di almeno una pubblicazione a settimana. Cerchiamo di dare una giusta informazione relativa a taluni fatti che sui quotidiani o sulle riviste specializzate magari non si trovano ed essendo noi del territorio, conosciamo anche un po’ meglio le esigenze locali.
C.G.: Fra i progetti dell’associazione quale possiamo citare?
G.R.: Sicuramente è quello legato all’interesse rivolto alla ferrovia Noto-Pachino; la seguiamo già da diverso tempo ed è una di quelle linee sulle quali stiamo facendo interventi notevoli. Abbiamo bonificato diversi chilometri denunciando anche atti di abusivismo, presenza di discariche inquinanti o di mancato smaltimento di amianto. Praticamente lo stato della linea è costantemente monitorato e pubblicizzato mediante i nostri aggiornamenti fotografici.
Con queste nostre descrizioni la gente che ci segue riesce ad avere notizie specifiche su certi aspetti della storia locale magari poco conosciuti. Per ciò che riguarda invece il Passante di Catania noi abbiamo fatto delle visite nelle stazioni del passante e stiamo cercando di programmare l’analisi di ognuna di queste, così il viaggiatore, lo studente o il turista può sapere in ogni stazione cosa può trovarvi e di quali servizi può usufruire.
C.G.: Quindi nell’attività dell’associazione a parte la descrizione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale vi è anche un’attività di denuncia di servizio sociale in quanto svolgete di fatto un’attività a 360°.
G.R.: Sì, e lo facciamo con passione sin dal primo giorno.
C.G.: Poi navigando nel sito www.ferroviesiciliane.it noto un’affascinante sezione dedicata al dizionario e leggendo dettagliatamente vedo tutti gli acronimi e le definizioni relative al mondo delle ferrovie e delle trasmissioni su ferro.
G.R.: E’ vero, l’interlocutore non addetto ai lavori magari non conosce il significato esatto di alcune sigle o di alcuni codici che però avrà sentito o letto tante volte. Spiegando questi acronimi andiamo a sintetizzare e a chiarire fornendo uno spaccato di conoscenza magari mancante, spiegandoli in maniera semplice affinché tutti possano comprendere.
Perché non dare quelle piccole informazioni che possano arricchire anche il bagaglio culturale di ciascuno di noi aprendo questo settore un po’ a tutti quanti?
E spieghiamo in modo semplice ma tecnico affinché chiunque possa farne l’utilizzo che meglio ritiene. Questo è il vero obiettivo del sito, che è nato prima dell’associazione; esso è uno strumento di ricerca o di semplice soddisfacimento di curiosità.
C.G.: Per esempio leggo un articolo sul nuovo Museo Ferroviario di Roccapalumba diretto dall’ing. Giorgio Mistretta.
G.R.: Oggi il museo di Roccapalumba grazie all’ing. Mistretta è una realtà molto importante e fortunatamente ormai consolidata e meritevole di conoscenza e divulgazione.
C.G.: Anch’io ho avuto il piacere di visitare la collezione del Museo nel precedente allestimento ed ho avuto modo di apprezzare le meraviglie e le rarità esposte e direttamente spiegatemi dall’ing. Mistretta, che con passione e tenacia ha raggiunto importanti obiettivi.
G.R.: Conosco personalmente Giorgio Mistretta e non posso che confermare la sua competenza e la sua passione.
Carlo Guidotti: Ringraziando per averci rilasciato quest’intervista salutiamo Giovanni Russo, presidente dell’Associazione Ferrovie Siciliane, particolarmente attenta al patrimonio culturale ed attiva nella didattica, nella denuncia, nella diffusione dell’informazione e soprattutto nella condivisione di valori culturali che sono anche la nostra storia. Referencepost seguirà gli avanzamenti legati alla petizione.
Tutti i dettagli relativi alla petizione sono reperibili sui social network e sul sito www.ferroviesiciliane.it .
Carlo Guidotti per ReferencePOST (articolo)
Le foto sono tratte dal sito www.ferroviesiciliane.it