Grande successo ha riscosso anche quest’anno il Festino dedicato a Santa Rosalia che tra giorno 14 e 15 luglio ha richiamato centinaia di migliaia di persone nel centro storico della città di Palermo.
L’edizione del 2017 è la numero 393, ed ha avuto il suo inizio nella zona del Cassaro Alto con la presentazione ufficiale alla città del sofisticato ed elegante carro, la cui realizzazione è stata curata dagli allievi del Liceo Artistico Eustachio Catalano di Palermo.
Ai piedi del Palazzo Reale è stata messa in scena una rappresentazione teatrale che ha rievocato mediante canti, balli e recitazione la storia della Santuzza, fino all’avvento della peste ed alla consacrazione di Rosalia de’ Sinibaldi a Santa Patrona della città.
Le musiche sono di Ruggiero Mascellino, eseguite dal vivo dall’autore e da altri valenti musicisti; al piano Micol Caronna.
La regia e la recitazione di Lollo Franco sono state arricchite da diverse esibizioni di ballerini ed acrobati che, sospesi a diversi metri d’altezza, hanno dato prova della loro accattivante abilità.
Una grande gru meccanica ha innalzato gli attori che, volteggiando dinanzi il Palazzo che fu dei re, hanno tenuto tutto il pubblico con gli occhi alzati verso il cielo che lentamente volgeva a tarda sera.
Prima una grande sfera di tessuto rosso che lentamente si apriva a spicchi svelando all’interno le figure in movimento e l’arrivo della peste, poi l’intervento della Santuzza che splendeva di luce dominando e proteggendo la città dall’alto; nel ruolo di Rosalia l’attrice palermitana Roberta Azzarone che con dolcezza ed energia ha vestito le delicate vesti di Rosalia.
Terminato questo primo spettacolo inizia il transito del corteo che ha accompagnato il carro simbolicamente da Porta Nuova a Porta Felice, raggiungendo il Foro Italico dove migliaia di cittadini e di turisti, tra suoni, colori e le diverse tipologie di street food, hanno assistito al consueto spettacolo pirotecnico, colorato e coinvolgente come sempre.
Nel Piano della Cattedrale, a fianco proprio della statua di Santa Rosalia, è stato allestito un mirabile spettacolo di luci, acqua e fuoco: da una grande fontana si innalzavano spruzzi di acqua di intensità e inclinazione variabile seguendo il ritmo delle musiche emesse dai diffusori acustici come sottofondo; a completare tale spettacolo anche le luci, a volte lievi e tenui, altre volte decise o intermittenti, e potenti getti di fuoco che riscaldavano l’aria e facevano brillare di inusuale caldo colore la facciata laterale del massimo tempio cristiano cittadino.
E mentre lungo l’antico Cassaro transitava la banda che allietava i passanti con musiche antiche e moderne, si è rinnovato la tradizionale visita a Vicolo Brugnò i cui abitanti, ormai da anni, illuminano, allestiscono e addobbano l’antica viuzza, sempre a tema ma sempre in maniera nuova ed originale.
Presso i Quattro Canti di città, piazza Vigliena, il carro ha avuto la consueta sosta sotto la classica pioggia di petali e la voce del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che al microfono recita la consueta e beneaugurale frase “Viva Palermo e Santa Rosalia”.
Con l’applauso di tutta la popolazione presente un altro spettacolo, sempre in sospensione, va in scena presso il grande ottagono cittadino e poi a Piazza Marina con acrobazie con il fuoco e con proiezioni su Porta Felice, mentre a Piazza Bologni, presso le antiche scuderie di Palazzo Alliata di Villafranca aveva luogo la mostra “I mercanti del Festino” e nel piano nobile del sontuoso edificio veniva esposta una tela appena restaurata raffigurante proprio Santa Rosalia; il restauro è stato curato da Mauro Sebastianelli, autore del restauro anche della Crocifissione di Antoon van Dick, esposta nella medesima sala.
A conclusione di questo partecipato e coinvolgente Festino i fuochi d’artificio hanno illuminato di mille colori il cielo di Palermo che, terminato il Festino, già si preparava per la processione religiosa dell’indomani.
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Carlo Guidotti (articolo e foto)