Presentato il 21 giugno scorso il libro intitolato 50 sfumature di Totò, scritto da Gianfranco Ponte; l’incontro ha avuto luogo presso la Mondadori di Palermo.
Il libro delinea l’immensa figura artistica e personale del Principe Antonio de Curtis attraverso numerose interviste fatte negli anni a personaggi famosi appartenenti al mondo dello spettacolo e dell’arte che hanno lavorato con il principe della risata o che hanno svolto la propria attività facendo tesoro di tutto ciò che Totò ha insegnato.
Il libro ha la prefazione di Nino Frassica e l’introduzione di Elena de Curtis.
Quest’anno, il 2017, ricorre il cinquantesimo anniversario della scomparsa del celebre attore partenopeo, avvenuta il 15 aprile 1967 ma anche il sessantesimo anniversario dalla sua perdita della vista, episodio che ebbe proprio le tavole del Politeama di Palermo come tragico palcoscenico.
Gianfranco Ponte, durante l’incontro, ha risposto alle domande del giornalista Totò Rizzo, con il quale ha ripercorso tutto l’iter della sua vita caratterizzata da una forte passione per il principe che trae le sue origini sin dall’età di sei anni, quando vide per la prima volta Totò nelle vesti di Pinocchio, interpretato magistralmente nel film Totò a colori, primo film a colori italiano per la regia di Steno realizzato nel 1952.
Gianfranco Ponte non è soltanto un appassionato dei film di Totò e uno scrittore che ha raccolto le più diverse testimonianze; è anche un fine studioso dell’artista di cui in svariate occasioni ha riproposto anche delle gustose interpretazioni, presentando a teatro e in diversi eventi la mimica, i gesti, i balli e le frasi e i classici aforismi del grande Principe de Curtis.
Nel dettaglio Ponte ha ricordato l’esperienza del 2008 legata alla celebre trasmissione televisiva La Corrida, condotta da Corrado, e lo spettacolo “Modestamente Totò” all’interno del quale interpretava il grande maestro rispecchiandone magicamente sia l’aspetto umano che artistico.
“Ho studiato Totò all’inverosimile, come si tocca il naso, come cammina, come si muove”, ha spiegato l’autore raccontando le dinamiche e le evoluzioni delle sue interpretazioni; contestualmente per divulgare e diffondere questa sua passione e al tempo stesso mantenere viva la memoria di De Curtis, Gianfranco Ponte, tra le altre attività, ha un blog intitolato “Signori si nasce”, ha ideato e condotto un programma radiofonico, che ha avuto come ospiti Liliana De Curtis, Giancarlo Governi e Renzo Arbore, ed ha creato un seguitissimo gruppo su Facebook, intitolato “I seguaci del Principe Totò”, che riunisce circa dodicimila iscritti, tutti accomunati da una viscerale passione per il grande artista partenopeo che è stato attore di cinema, teatro e televisione, interprete di telefilm e caroselli pubblicitari, autore e sceneggiatore, attivissimo nella beneficenza, spesso anonima, nonché sensibile poeta, autore di celebri canzoni e cantante, attività quest’ultima di cui abbiamo numerose tracce in episodi tratti dalle sue 97 produzioni tra il 1937 e il 1967.
Tra un episodio delle esperienze di Ponte e il racconto divertito e divertente di alcune scene dei film con Totò la presentazione del libro volge al termine, tra narrazioni, citazioni e ricordi.
Concludendo, l’autore ha parlato anche del suo futuro: “Totò non ha più bisogno di chi lo imiti o di chi lo inculchi, Totò è parla da sé, Totò è una fede”.
Articolo e foto di Carlo Guidotti per ReferencePOST