Strepitoso successo ieri sera al Cassaro di Palermo per l’inaugurazione di Lumen urbis, installazione artistica di Dario Denso Andriolo, docente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e celebre artista visivo di fama internazionale. Per l’inaugurazione è stata scelta proprio la data del 23 maggio, giorno della memoria della Strage di Capaci, “un gesto di luce collettiva e memoria attiva”.
L’opera dona al visitatore una rinnovata visione degli spazi e degli ambienti; cattura l’osservatore incantato e lo conduce in un viaggio tra il reale e l’irreale, tra il concreto e l’onirico e la magia avviene mediante una sapiente, articolata e affascinante combinazione di suoni all’unisono con i colori sempre cangianti, e con visioni talvolta lente e altre volte in rapida sequenza in un ritmo coinvolgente.
L’opera è frutto della sinergia dell’artista Dario Denso Andriolo e del ceramista Vincenzo Vizzari che, nella vetrina di via Vittorio Emanuele 122, espone le sue miniature dei più celebri elementi architettonici del capoluogo siciliano. La vetrina di Cittacotte è quindi diventata, e lo sarà fino all’uno giugno, meta di tanti visitatori che non hanno mancato di essere presenti per la cerimonia di inaugurazione di uno spazio innovativo che allinea la tradizione del nostro più antico tessuto urbano della città alla più affascinante visione avveniristica, con le forme digitali in 3D che danzano a fianco delle famose ceramiche in miniatura, simboli del cuore pulsante della Palermo dalla storia millenaria.
Il progetto è stato curato da Anastasia De Marco, scrittrice, storica e critica dell’arte, organizzatrice di eventi e amministratore unico presso PAD srl, che dona al pubblico sempre eventi culturali di prim’ordine capaci di rimanere indelebili nella nostra memoria, per l’alto valore formativo e per la rara capacità di tessere insieme una trama e un ordito di conoscenze, relazioni, competenze e professionalità.
Sponsor tecnico della serata inaugurale è stato Sinergiegroup, con la partecipazione speciale della cantina Romano, che ha accompagnato l’evento con una degustazione del vino Prime Lucie.
“Palermo si è fermata a guardare una piccola luce. Lumen Urbis è nato come gesto intimo, ma si è rivelato un momento condiviso, silenzioso e potente. In quella luce c’era anche Bina, nei legami, nei dettagli, nella memoria. Grazie a chi ha scelto di fermarsi”, ha detto Dario Denso Andriolo.
In merito all’opera la curatrice Anastasia De Marco ha dichiarato: “Lumen Urbis è un’opera intima e preziosa, ma è anche un gesto espressivo potente e di grande sensibilità, perché è nei dettagli che si nasconde la verità. Vincenzo Vizzari sente lo spirito delle architetture che plasma. Ci restituisce una visione unica, che racchiude in 60 x 80 cm tutta la storia della città di Palermo. Dario Denso Andriolo, artista giovane, forte e ultra contemporaneo, fa esplodere le “cittacotte” di Vizzari, donando loro un respiro luminoso che ha il potere di farci vibrare profondamente… perché lo sentiamo nostro, lo riconosciamo. Lumen Urbis, ieri sera, ha confermato che l’arte è quell’immortalità che cura e illumina l’anima”.
Dal tramonto all’alba tra potenza e fragilità, tra luci e bui, suoni e silenzi, energia e materia, fisica e metafisica, Lumen urbis accende la città.
Carlo Guidotti











