Si è svolta a palermo, sabato 1 ottobre scorso l’evento “65 anni di lionismo in Sicilia: dalle origini al fuituro”, presso Villa Zito.

Hanno relazionato Gianfranco Amenta, Mariella Sciammetta, Luigi Licata, Daniela Macaluso e Luigi Spicola. Conclusioni di Paolo Valenti e Maurizio Gibilaro. Ha moderato il convegno Vincenzo Leone.

Dopo i saluti alle istituzioni presenti in sala, alle autorità, ai presidenti di club, ai soci e amici il presidente del Lion Club palermo Host, dott.ssa Marika Tutino, ha introdotto il tema relazionando sulle origini dei Lions Club, le sue evoluzioni, i soci celebri, e soprattutto il suo futuro.

A far da incipit della manifestazione la lettura, a cura del presidente, del discorso del primo presidente Lion Club Palermo, senatore Gaspare Cusenza: «La costituzione di un primo cenacolo di vita lionistica in terra di Sicilia, è un avvenimento che non può passare inosservato e merita quindi un sia pur breve commento. La provvidenza nella sua infinita bontà, plasmando l’uomo come re del creato, non mancò di dotarlo di tutti i mezzi di perfettibilità necessari per corrispondere alla dignità conferitagli. Tra questi mezzi, accanto alla ragione, che è madre del pensiero accanto al libero arbitrio, che è facoltà di operare il bene e il male, uno ancora ne escogitò che è forse il maggiore di tutti. Collocò nel cuore dell’uomo un seme d’amore, un piccolo seme, ma destinato a non morire mai, e ad essere inesauribile animatore di quegli ideali, che il Carducci disse ‘fulgenti di giustizia e di pietà’».

Essere Lions, ricorda Marika Tutino, è una vocazione verso l’altro, un donare se stessi consapevoli della propria missione professionale e umana. Tra i primi obiettivi vi furono quelli della costituzione di una banca del sangue e di una banca degli occhi, e tutt’oggi i Lions sono conosciuti come “i cavalieri della vista”. A tal proposito giova ricordare che il dott. Paolo Giaccone, socio lions e medico morto martire per la mafia, fu il fondatore dell’Avis a Palermo, con il sommo ideale della donazione, nella certezza che donare il sangue è donare la vita. A suggellare questo concetto, rendendolo attivo e fattivo, vi è la presenza di un’autoemoteca dell’Avis a fianco della sede del convegno, messa a disposizione per tutti i donatori e per chi volesse ricevere importanti informazioni a riguardo.

Presenti in sala anche il dott. Luigi Spicola, direttore dell’Avis e il dott. Carlo Ingrassia, medico di medicina trasfusionale del Policlinico e nuovo socio del Lions Palermo Host; l’intento, e la vocazione dei Lions, è, e rimane, quello di intensificare sempre di più la donazione.

A seguire il presidente Tutino ha tracciato il quadro sulla società attuale e sulle rinnovate necessità a cui l’associazione deve far fronte: per una società che cambia vi deve essere a fianco anche una struttura associativa che muta parimenti.

“Il gilet giallo prende il posto del papillon; più service e meno cene”, così viene ben sintetizzata l’operazione di rinnovamento lionistico, sempre più vicino alla gente; così ha continuato Marika Tutino: “L’associazione è cambiata nei suoi dettami e i Lions, da elite esclusiva e cristallizzata nel suo ambiente, sono scesi nella scala sociale, stringendo le mani dei più bisognosi, cercando di preservare i valori saldi l’etica lionistica, aiutando con il sorriso; da una visione sociocentrica si è passati a una visione in cui il servizio verso gli altri prende il primo posto”.

Negli interventi successivi sono state descritte le diverse attività del Club in tutte le svariate declinazioni, raccontandone i filoni operativi, dalla beneficenza alla solidarietà e al service, con un concreto sostegno all’infanzia abbandonata e agli anziani, finanziamenti con dazione e ricerca di un bene con una personalizzazione significativa, dibattiti su grandi temi sociali e giuridici con grande attenzione alla legalità e all’etica; ma ancora, e non solo, educazione stradale, attenzione al cyberbullismo, corsi di primo soccorso, assistenza ai migranti e borse di studio, sempre con il coninvolgimento della cittadinanza e la vicinanza dei giovani.

Ascoltanto tutte le relazioni, arricchite da preziose slide, si percepisce come il cuore pulsante del service lionistico è davvero grande e sorprendente, frutto di una passione e attenzione nata in Sicilia 65 anni fa, quando il 24 Aprile 1957, come ha ricordato il prof. Gianfranco Amenta, l’associazione non riconosciuta ha ricevuto l’omologazione dando vita al primo club Lions in Sicilia, il 74° dell’Italia, il 21.270° del mondo.

Un grande grazie per la dedizione dimostrata in questi anni e un augurio di felice compleanno al Lions Club Palermo, un prezioso sodalizio a fianco del nostro futuro.

Da sin. Marika Tutino, Walter Buscema, Carlo Guidotti, Gianfranco Amenta

Carlo Guidotti