Giovedì 9 febbraio, alle ore 18.30, apertura straordinaria alla presenza dell’artista con l’esposizione dell’opera realizzata durante l’inaugurazione e la proiezione del relativo video

Ingresso liberoChiesa di Sant’Eulalia dei Catalani Palermo

È stata prorogata fino al 24 febbraio la mostra “Lur Sareak/Reti di Terra” di Gandolfo Gabriele David, ospitata nei locali dell’Istituto Cervantes Palermo, diretto da Juan Carlos Reche, presso la chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria, 33-35).

L’esposizione, inaugurata lo scorso 1 dicembre con una performance dal vivo che ha coinvolto attivamente i presenti, è stata realizzata in collaborazione con il Festival Internazionale d’Arte Contemporanea Sète-Palermo, e ha riscosso un grande successo di pubblico nei mesi scorsi.

Ad oggi la mostra – curata da Federica Fruttero e corredata dal testo di Lori Adragna – si arricchisce dell’opera realizzata dall’artista con in pubblico presente durante l’inaugurazione, collocata nella navata centrale, e del video che racconta di questa creazione collettiva molto emozionante, realizzato da Antonio Macaluso e presentato giovedì 9 febbraio con una apertura straordinaria alla presenza anche di Gandolfo Gabriele David (dalle ore 18.30 alle 20.30).

Lur Sareak/Reti di Terra rappresenta l’ultima tappa, in ordine di tempo, di un progetto ben più ampio iniziato nel 2017 ad Ustica, frutto di una residenza dell’artista portata avanti a stretto contatto con le comunità di agricoltori e pescatori dell’isola. Qui l’artista ha raccolto le loro storie e ne ha osservato i gesti. Da questo dialogo è nato un lavoro visuale e performativo che restituisce il forte legame dell’artista con quegli uomini e quei luoghi e il suo desiderio di trasmettere, attraverso l’arte, un Patrimonio immateriale da preservare.

Le opere realizzate sono il risultato di diverse performance in cui David, in una sorta di danza rituale, rievoca i gesti dei pescatori “gettando” più volte le reti imbevute di terra e colla su una tela adagiata al suolo. L’impronta che ne risulta viene a sua volta ricoperta di terra, che si fissa al supporto e dà vita a immagini dalla grande forza espressiva, densamente materiche, ogni volta diverse.

Nel 2019 David aggiunge una nuova tappa al progetto approdando nei Paesi Baschi, a San Sebastian. In Lur Sareak (Reti di terra in basco) abbina le reti dei pescatori di Pasaia, piccolo porto del litorale, alla terra del Monte Igueldo, perseguendo il proprio desiderio di legare territori e culture apparentemente lontani tra loro.

Tra l’Italia, la Spagna e la Francia, Reti di terra ha coinvolto negli anni donne e uomini dei tre paesi, creando una vera e propria “rete” tra i quattro porti, nutrita dal desiderio di condivisione, di inclusione e di trasmissione dell’artista e concretizzata nella forma partecipativa che contraddistingue molti suoi progetti.

Un messaggio di tolleranza e di apertura in contrasto con la violenza delle attualità.

 L’ingresso alla mostra è libero dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e di pomeriggio su appuntamento.