La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, organizza il Convegno internazionale di studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture”, in collaborazione con il Comune di Geraci Siculo, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la casa editrice Edizioni Arianna e con il Patrocino del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Ente Parco delle Madonie, del Club Alpino Siciliano, e di StiftungHumanismusHeute – Albert-LudwigsUniversität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi).

Il Convegno di studi, dedicato a Sebastiano Tusa, si terrà dal 29 settembre al 1° ottobre presso l’Ex Convento dei Cappuccini di Geraci Siculo (contrada Zafarana), sede del MUSeBArch, polo museale che racconta la cultura delle Madonie, dove è allestita anche la GAPS, Galleria delle arti popolari siciliane della Fondazione Buttitta.

Attraverso la partecipazione di studiosi e ricercatori italiani e internazionali, il convegno si propone di indagare i multiformi aspetti che connotano tempi e spazi delle culture montane: di là da facili letture turistico-mediatiche o da progetti di sviluppo territoriale troppo spesso incuranti delle concrete realtà storico-antropologiche che caratterizzano le zone montane, la montagna continua a configurarsi quale  luogo “altro” in cui, con maggiore evidenza, comunità e gruppi umani hanno sperimentato/elaborato strategie e posizionamenti di lunga durata testimoniati dal ricchissimo e variegato patrimonio di miti, riti, immaginari e pratiche ergologiche.

Uno sguardo in profondità verrà rivolto ai saperi tradizionali, alle attività lavorative, ai mestieri e alle tecniche della caccia, dei pascoli, delle neviere, dei carbonai, al fine di restituire l’universo delle pratiche e delle credenze che proprio nella montagna trovano ancora un modello culturale imprescindibile: miti e riti, santuari, pellegrinaggi, credenze e simbolismi continuano ancora oggi a rievocare memorie e immaginari altrimenti irrinunciabili.

Le relazioni saranno affidate dal Comitato Scientifico (composto da Ignazio E. Buttitta, Sebastiano Mannia, Davide Porporato, Bernhard Zimmermann e Massimo Cultraro) a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiani e europei che hanno dedicato la loro attenzione al tema della montagna.

“Il convegno, dedicato a Sebastiano Tusa, studioso appassionato e dalle intuizioni grandiose, si pone come un incontro interdisciplinare per ragionare sui contesti territoriali montani – spiega il professore Sebastiano Mannia, membro del comitato scientifico del convegno– in cui confluiscono temi diversi e diverse metodologie per capire le dinamiche socioculturali che si rimodulano all’interno delle aree montane, ma anche per studiare le possibili programmazioni da adottare per invertire la tendenza dell’abbandono e del declino dei territori e favorire nuove forme di ritorno e ri-abitazione”.

“Grazie alla Fondazione Buttitta per avere accettato il nostro invito a svolgere a Geraci Siculo questo prestigioso convegno – afferma il sindaco Luigi Iuppa -. Non a caso il nostro borgo madonita, uno dei più belli d’Italia, antica capitale della Contea dei Ventimiglia di Sicilia, ha posto alla base della propria vocazione turistica proprio l’economia montana”.

Nell’ambito del Convegno sarà realizzata la mostra “Lavoro e/è dignità” con immagini di Gaetano Pagano, cura scientifica di Emanuele Buttitta.

Da più di 50 anni, Gaetano Pagano documenta in fotografia i riti religiosi e i cicli di lavoro tradizionale in Sicilia. A partire dagli anni ’70 ha partecipato a campagne di rilevamento della cultura popolare siciliana, partecipando alle attività svolte in questo ambito dall’Università di Palermo e dal Folkstudio, che ha fondato con altri intellettuali siciliani e di cui, per alcuni anni, ha organizzato e realizzato le attività.

“Le immagini della mostra costituiscono un’importante documentazione di varie realtà

lavorative legate alla collina e alla montagna, nell’ambito del lavoro agricolo e pastorale –

spiega Emanuele Buttitta -. Sono fotografie di uomini, strumenti e processi, di fatti che non tornano,ma di un tempo passato che vive nel presente: di cui è appunto matrice, senza

appalesarsi; di un tempo che altri direbbero, erroneamente, irrimediabilmente perduto.

Queste immagini, invece, ci ricordano il passato da cui veniamo; ciò che ancora siamo; in

qualche modo da cercare, da pensare qui e prima che sia tardi”.

 La mostra sarà presentata dopo i saluti inaugurali, intorno alle 10 del 29 settembre, e si concluderà il 30 ottobre. L’esposizione, ad ingresso gratuito, sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 16.30 alle ore 18.30.  

Il convegno sarà trasmesso in streaming sulle pagine FB della Fondazione e del Comune di Geraci Siculo.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno del BCIF.