Di che colore sono i pensieri dei ragazzi? Di certo non tutti rosa, pensando alla bellezza, alla gioia, alla serenità. Una cosa è certa, però: non sono in bianco e nero. Lo dimostra la varietà di elaborati che, magistralmente raccolti in un libro da Francesca Ferragine e da Francesco Calindro, suo nipote e compagno di quei poco più che bambini della “Grilli”, o meglio,come recita il sottotitolo del libro, ragazzi, hanno visto la luce nel mondo dell’editoria, approdando anche al Salone del libro di Torino. Originali le pagine che, grazie alle righe, sembrano quelle di un quaderno di quinta elementare.

L’idea della dottoressa Ferragine, sviluppata insieme al nipote Francesco, di pubblicare per la casa editrice Graficheditore di Antonio Perri, Lamezia Terme “Il colore dei pensieri. I ragazzi della “Grilli””,accoglie gli alunni della scuola Materna ed Elementare Gaetano Grilli di Roma facendone protagonisti i loro racconti che, intrisi di pura fantasia, raccontano emozioni che hanno il potere di farsi memoria e che costituiranno un bagaglio di ricordi indelebili per questi piccoli scrittori.

Leggendo i loro scritti che, badiamo bene, non sono una raccolta di temi, bensì liberi componimenti narrativi, viene fuori un immaginario che è in parte diverso da quello di generazioni precedenti ma che conserva, oltre alla freschezza data proprio dall’età degli scrittori, una forte fantasia e una capacità di narrazione che è propria di chi si approccia per la prima volta a una libera espressione del proprio pensiero e, soprattutto, della propria immaginazione. Scrittori in erba, dunque, dai quali speriamo possa nascere una futura generazione di poesia fantastica, perché la loro fantasia è poesia e, data la loro età, d’altronde, non potrebbe essere diversa.

Dai loro scritti viene fuori la consapevolezza che, anche con i piedi ben piantati in terra, come sembrano essere questi adolescenti, non creano freni ai loro pensieri, alla loro immaginazione, esprimendo se stessi sia in componimenti dal sapore leggero, sia in quelli più vicini a un genere più complesso.

Il libro, oltre la presentazione di Francesca Ferragine, rende merito ai piccoli autori e alle loro maestre anche con alcune foto e comprende pure  le postfazioni  di Tommaso Cozzitorto, di Denis Fadda, di Alfonso Veneroso,di Isabella Carotti e di Vincenzo Villella.

Auguriamo allora agli ormai ex alunni della “Grilli” una vita in cui la scrittura possa essere sempre un privilegiato modo di esprimere la propria fantasia e la propria creatività che possono trascinare in mondi al di sopra di ogni realtà.  Non possiamo, dunque,  non citare una frase di Umberto Eco che così recita: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito…perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.

Teresa Di Fresco