Unica cellula, pur nella distinzione dei ruoli dei suoi componenti, la famiglia è per Sergio Audino, autore del libro “Fede e Famiglia – Riflessioni e meditazioni alla luce delle Scritture Sacre, per Dario Flaccovio Editore, non soltanto l’immagine, l’icona, la rappresentazione nella sua attualità della Sacra Famiglia: Giuseppe, Maria e Gesù, bensì l’incarnazione di Dio che è uno e trino: Padre, figlio e Spirito Santo.

Collante indissolubile l’amore che nella coppia, fondamento della famiglia, vede non le due metà di una mela che, in quanto tali divisibili e, infine, perfettamente aderenti, bensì un unicum, l’intero che racchiude in sé tutte le molteplicità possibili.

La conoscenza del dolore, altrui prima, personale poi, ha fatto sì che la fede che già viveva in lui, si rafforzasse e divenisse leitmotiv della sua esistenza. Le missioni in terra d’Africa come medico-questa era la sua professione- hanno sicuramente segnato la sua personalità, rafforzando la sua fede che è stata, oltre alla sua pìetas, il suo viatico in un mondo si dolore qual è quello del volontariato, della missione in paesi sottosviluppati in cui soltanto grazie alla fede può giustificarsi il senso di impotenza che alberga trovandosi tra quelle genti.

La prima famiglia nacque nel peccato ma è grazie a esso che Cristo ci ha salvati; Gesù, Dio fatto uomo, scese in terra per salvarci dal peccato originale. C’è, dunque, sempre la possibilità di una rinascita, di un riscatto, di una redenzione. Ed ecco che allora la famiglia, purificata attraverso la fede che è amore incondizionato verso Dio, è l’ancora di salvezza, è la rappresentazione del divino, del disegno divino, ci salva.

Ricco di testimonianze storiche, sia dei Vangeli che di altri testi, frutto di grandi ricerche e approfondimenti che l’autore fa in quest’ultimo suo libro, trascrivendo, inserendo nel volume e a cui dedica parecchie pagine anche stralci delle memorie delle visioni di Suor Anna Katharina Emmerick,  raccolte e pubblicate dal poeta romantico Clemens Brentano che per sei anni raccolse, al capezzale della beata e pubblicando ben sei volumi, frutto degli appunti raccolti in quegli anni, il libro si presenta come un indispensabile supporto nella vita familiare di chi voglia approcciarsi, con rinnovata convinzione, alle pagine del Vangelo, ai suoi dettami, oggi più che mai in un momento storico di enorme travaglio spirituale e fisico.

Sergio Audino ha percorso, in tutta la sua lunghezza e forza, le strade della sofferenza fisica, della malattia che, comunque, lo hanno sempre più avvicinato alle Sacre Scritture e a una vita sempre più minimalista in cui, uno dei pochi conforti, oltre ai suoi cari affetti, è stata la scrittura. E ci ha lasciato, oltre ai testi medici specialistici,  parecchi libri  in cui ha raccontato la sua vita, il travaglio del suo corpo e della sua anima passando dal “racconto” del suo incontro col cancro alla memoria di una Palermo, la sua, che oggi non è più la stessa perché “Erano altri tempi”. Chissà, forse un riappropriarsi della sua memoria e, insieme a quella della sua città, della sua vita quando ancora non aveva incontrato la malattia, quando ancora i ricordi di un’infanzia legata a quella della sua città   era piena di vita e di speranza.

Poi comincia il calvario a essere sempre più feroce e la sua scrittura, figlia delle sue aspettative , delle sue speranze, delle sue delusioni, delle sue sofferenze trova sollievo, così come il suo corpo e la sua anima nella fede, faro illuminante e guida attraverso il mondo del dolore, della malattia ma anche della gioia nell’accresciuto amore della famiglia e verso la famiglia, rappresentazione di un Dio che è misericordia, sollievo e speranza. Infine ponte da attraversare per un infinito, ormai non troppo lontano, viaggio in un mondo  di luce.

Fede e amore, Fede e malattia e, infine, Fede e famiglia sono questi i titoli dei suoi libri dedicati all’amore per Dio, alla speranza di una vita trascendentale dove la fede, appunto, è la risposta a tutti i perché, a tutti i quesiti che la vita ci presenta. Inaspettatamente.

E  in “Fede e Malattia”, forse, in embrione è racchiusa nella dedica alla sua famiglia, il senso del suo ultimo volume : “Quando un percorso di fede si interseca con un percorso di malattia – in tal caso – la fede può crescere con la malattia e la malattia può guarire con la fede. Una guarigione dell’anima, che può trasformarsi in una guarigione dalla sofferenza e da ogni dolore”.

Teresa Di Fresco