Officiata da Monsignor Sarullo, erano presenti le massime cariche delle Istituzioni e i familiari delle vittime di mafia

Fare memoria in un momento difficile come questo non è facile. L’”Associazione per onorare la memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia”, seppur nel pieno rispetto delle attuali limitazioni previste dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dovute alla pandemia in atto, ha organizzato una funzione religiosa a loro dedicata che si è tenuta ieri 28 ottobre, alle ore 18:00, nella Cattedrale di Palermo. La Messa è stata officiata da Monsignor Filippo Sarullo.

Presenti Sua Eccellenza il Prefetto di Palermo dottor Giuseppe Forlani, il Questore di Palermo dottor Leopoldo Laricchia insediatosi il 22 ottobre scorso, il Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri, comandante della Legione Sicilia Rosario Castello, il Generale Arturo Guarino del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri e il Generale di brigata Antonio Nicola Quintavalle Cecere del Comando provinciale della Guardia di Finanza oltre al Sindaco di Palermo, il professor Leoluca Orlando e all’assessore Sergio Marino, che sono state accolte dal responsabile alla cultura dell’associazione Giovanni Taormina. Presenti anche le diverse associazioni come quella l'”Associazione Nazionale della Polizia di Stato” e l’”Associazione Forense Lilybetana” dell’avvocato Giovanni Lima, intervenuto con una sua delegazione. Tra i partecipanti anche il sindaco di Corleone, Rino Nicolosi, da sempre impegnato nel riscatto per gli onesti.

La messa è stata dedicata a tutti i caduti per la giustizia che mai si sono piegati alla prepotenza mafiosa che sono stati onorati per far sì che non vengano mai dimenticati. Ricordare le vittime è sempre doloroso ancor più quando la ferita, non rimarginabile, ha colpito il proprio nucleo familiare. “Sentiamo l’assenza, atroce anche a distanza di anni” dicono i familiari intervenuti. Tra questi erano presenti Franco Mancuso, Vincenzo Agostino, Giuseppe Catalano, Maria Catalano, Lucia Ievolella, Carmine Mancuso, Graziella Accetta Domino, Andrea Piazza, Claudio Burgio La Franca, Placido Rizzotto e Giovanni Paparcuri.

Fare memoria conforta e rende lievi le ferite mai rimarginate dal dolore per la perdita di chi si è battuto per lo Stato e la libertà di tutti noi. Le lacrime chiedono di stare tutti dalla stessa parte, quella di chi piange. Rivivere oggi lo strappo inaccettabile della morte, consente di avere la consapevolezza che i nostri cari si sono battuti per lasciarci una città e uno Stato liberi dalle mafie. Chi ascolta la voce di Dio trova ristoro e sollievo nelle sue parole. Oggi, grazie a loro, la società civile può godere dei benefici ottenuti e per questo è doveroso rendergli omaggio con una preghiera e con inni che si sono elevati al cielo mediante la voce della magistrale soprano Sonia Contino, sorella dell’ispettrice di Polizia Serena Contino, delle note del violino del Maestro Mario Renzi e del Maestro di pianoforte Antonio Di Pasquale. A chiusura della cerimonia religiosa, il presidente dell’associazione Carmine Mancuso e Monsignor Sarullo hanno ringraziato tutti gli intervenuti.