Solo verso le prime luci dell’alba, a poco meno di centodieci chilometri da Ustica, viene avvistata una grossa chiazza di carburante. Subito dopo vengono avvistati i primi rottami e i primi corpi senza vita, che galleggiano

Bologna. Aeroporto di Borgo Panigale. 27 giugno 1980. I passeggeri del volo IH870, hanno oramai perso la pazienza. La partenza era prevista per le 18:15 ma, la voce gracchiante degli altoparlanti dell’aeroporto aveva più volte annunciato ritardo. Chi compra un giornale chi una rivista e chi compra le sigarette. Qualcun altro compra un giocattolo per il figlio che è più impaziente di altri. Qualcuno fa la fila nelle varie cabine telefoniche per avvisare del ritardo. Finalmente il check-in è terminato. I passeggeri sono a bordo e con loro i loro sogni, la loro vita e le loro speranze. Settantasette persone sorridono quando, alle 20:08, finalmente, il DC-9 I-TIGI della compagnia di bandiera Itavia decolla. I loro occhi si socchiudono, tra poco meno di un’ora saranno a Palermo. Luigi è un dentista e pensa al matrimonio cui deve partecipare, Francesco, un commerciante di carne, alle possibilità commerciali del suo viaggio e Alberto, giornalista del quotidiano “Lotta Continua”, sta raggiungendo la compagna e la figlia. Si chiudono anche gli occhi dei piccoli Alessandra, Francesco, Giuseppe e Sebastiano. Alle 20:59, dopo aver percorso l’aerovia “Ambra 13”, c’è l’ultimo contatto con Roma. Il velivolo si trova a 7500 metri, si sta muovendo ad una velocità di circa 800 km/h e si trova tra l’isola di Ponza e l’isola di Ustica. Tutto normale. Alle 21:04 la torre di controllo di Roma chiama il volo IH870 per autorizzarlo per l’atterraggio a Palermo, previsto per le 21:13. Nessuna risposta. Viene chiesto anche a due voli che sono sulla stessa rotta di contattare l’IH870. Nessuna risposta. Intanto, nei pannelli segnalatori dell’aeroporto di Palermo, l’ora di arrivo previsto sparisce. Le ricerche via radio proseguono sia da parte della base militare di Marsala, sia da parte della torre di controllo di Palermo. Nessuna risposta. Alle 21:25, il Comando del soccorso aereo di Martina Franca, in Puglia, allerta il 15° Stormo, di stanza a Ciampino. Alle 21:55 il primo HH-3F, elicottero attrezzato per il soccorso, decolla e raggiunge il luogo della sparizione del volo IH-870. Solo in quel momento l’aereo viene dichiarato ufficialmente disperso. Nei pannelli segnalatori dell’aeroporto di Palermo, spariscono le indicazioni relative al volo IH-870. Solo verso le prime luci dell’alba, a poco meno di centodieci chilometri da Ustica, viene avvistata una grossa chiazza di carburante. Subito dopo vengono avvistati i primi rottami e i primi corpi senza vita, che galleggiano. La profondità del mar Tirreno, in quella posizione, è di circa tremila metri.

L’8 aprile 2015, la Prima sezione civile della Corte d’Appello di Palermo ha stabilito che il volo fu abbattuto da un missile lanciato da un altro aereo che viaggiava sulla stessa rotta. Nello specifico, la corte ha stabilito che l’aereo Itavia IH870 è stato abbattuto da un missile lanciato da un altro aereo non identificato “che intersecò la rotta del volo” o dalla “quasi collisione” del missile con l’aereo. La corte ha inoltre escluso qualsiasi altra ipotesi, quali ad esempio un guasto tecnico o la presenza di una bomba all’interno dell’aereo. Il ministero della Difesa e il ministero delle Infrastrutture sono state condannate a  risarcire la compagnia aerea Itavia, fallita dopo l’abbattimento del suo aereo nel mare di Ustica. La decisione della Cassazione ha confermato la responsabilità dei due dicasteri, già condannati nel 2014 a rimborsare i familiari delle vittime della strage. A tutt’oggi, nessuno è stato condannato in via definitiva né come mandante, seppur indiretto, tantomeno come esecutore materiale dell’evento che ha causato la strage.

Le vittime della strage

L’equipaggio: Domenico Gatti 44 anni, Enzo Fontana 32 anni, Paolo Morici 39 anni, Rosa De Dominicis 21 anni

I passeggeri: Andres Cinzia 25 anni, Andres Luigi 33 anni, Baiamonte Francesco 55 anni, Bonati Paola 16 anni, Bonfietti Alberto 37 anni, Bosco Alberto 41 anni, Calderone M. Vincenza 58 anni, Cammarata Giuseppe 19 anni, Campanini Arnaldo 45 anni, Candia Antonio 32 anni, Cappellini M. Antonietta 57, Cerami Giovanni 34 anni, Croce Maria Grazia 7 anni, D’Alfonso Francesca, D’Alfonso Salvatore 39 anni, D’Alfonso Sebastiano 4 anni, Davì Michele 45 anni, De Cicco C. Giuseppe 28 anni, De Lisi Elvira 37 anni, Di Natale Francesco 2 anni, Diodato Antonella 7 anni, Diodato Giuseppe 1 anno, Diodato Vincenzo di 10 anni, Filippi Giacomo 47 anni, Fontana Vito, Fullone Carmela 17 anni, Fullone Rosario 49 anni, Gallo Vito 25 anni, Greco Antonino 23 anni, Gruber Marta di anni 55, Guarano Andrea 38 anni, Guardì Vincenzo 26 anni, Gherardi Guelfo 59 anni, Guerino Giacomo 9 anni, Guerra Graziella 27 anni, Guzzo Rita 30 anni, La China Giuseppe 58 anni, La Rocca Gaetano 39 anni, Licata Paolo 71 anni, Liotta Maria Rosaria 24 anni, Lupo Francesca 17 anni, Lupo Giovanna 32 anni, Manitta Giuseppe 54 anni, Marchese Claudio 23 anni, Marfisi Daniela 10 anni, Marfisi Tiziana 5 anni, Mazzel Rita Giovanna di anni 37, Mazzel Erta Dora Erica 48 anni, Mignani Maria Assunta 30 anni, Molteni Annino 59 anni, Norrito Guglielmo 37 anni, Ongari Lorenzo 23 anni, Papi Paola 39 anni, Parisi Alessandra 5 anni, Parrinello Carlo 43 anni, Parrinello Francesca 49 anni, Pellicciani A. Paola 44 anni, Pinocchio Antonella 23 anni, Pinocchio Giovanni 13 anni, Prestileo Gaetano 36 anni, Reina Andrea 34 anni, Reina Giulia 51 anni, Ronchini Costanzo 34 anni, Siracusa Marianna 61 anni, Speciale Maria Elena 55 anni, Superchi Giuliana 11 anni, Torres Pierantonio 33 anni, Tripiciano G. M. Concetta 45 anni, Ugolini Pier Paolo 33 anni, Valentini Daniela 29 anni, Valenza Giuseppe 33 anni, Venturi Massimo 31 anni, Volanti Marco 36 anni, Volpe Maria 48 anni, Zanetti Alessandro 8 anni, Zanetti Emanuele 31 anni, Zanetti Nicola 6 anni.

Roberto Greco per referencepost.it