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Tra gli indagati, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, c’è anche Giuseppe Scozzari, consigliere comunale di Licata 

Sette persone accusate di associazione mafiosa sono state fermate dai carabinieri di Agrigento. In carcere sono finiti presunti boss e gregari delle famiglie di Licata e Campobello di Licata. Tra gli indagati, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, c’è anche Giuseppe Scozzari, consigliere comunale di Licata. Nell’operazione dei militari è finito anche il boss Angelo Occhipinti, 64 anni. Sarebbe il “reggente” della cosca di Licata. Occhipinti in passato è stato condannato per estorsioni aggravate dal metodo mafioso.L’inchiesta è coordinata dalla Dda di Palermo. Le indagini, oltre a disarticolare i vertici dei due clan, hanno scoperto un’estorsione a una impresa che svolgeva lavori edili in Germania e hanno accertato l’interesse dei mafiosi nel settore del slot machine. All’affare partecipava una società di distribuzione di apparati elettronici da gioco. Nell’operazione, denominata ‘Assedio‘, sono stati impegnati oltre 100 carabinieri, un elicottero e le unità cinofile. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Claudio Camilleri e Gery Ferrara.

(Ro.G.)