Le elezioni sono un po’ come gli esami: non finiscono mai! In una città come Palermo dove alle ore 12.30 la percentuale dei votanti era appena dell’8%, un’altra votazione era già in corso sin dalle ore 10.30 e lo sarà come quelle europee che si svolgono oggi in quasi tutta Europa, sino alle 23.00. La scheda non prevede però nomi di persone, di candidati dei vari schieramenti politici, bensì le liste saranno rappresentate dai gusti dei gelati proposti da Antonio Cappadonia; il vincitore verrà proclamato a fine serata.
Ancora una volta così, il maestro gelataio Antonio Cappadonia ci stupisce con le sue originali iniziative che, avuto l’avvio con il gusto al carciofo di Cerda, continua la sua tradizionale scelta di sapori, rigorosamente di stagione e di prodotti certificati.
Ma senza avere fatto campagna elettorale, come sarà possibile scegliere tra il bacio di dama e la crema al caffè realizzata con miscela rigorosamente (tiene a sottolinearlo) Morettino? Tra la nocciola tonda, gentile, trilobata delle langhe e la mandorla di Corato? Oppure sarà preferibile il giandujone al tiramisù? E che speranze avrà il lampone davanti alla delicata fragola di Marsala?
Bambini e non, degustatori senza limite di età, anche non in possesso di scheda elettorale, in questo caso non è prevista, potranno recarsi negli unici due seggi di Palermo, in via Vittorio Emanuele o in quello di piazzetta Bagnasco. Si potrà votare in entrambe le sedi e dare più preferenze.
Ad invitare i votanti alle urne/gelaterie e ad esprimere le loro preferenze sarà il “Vota Antonio” del grande Principe Antonio De Curtis, in arte Totò che, come nel film del 1963, diretto dal regista Sergio Corbucci, verrà diffuso ininterrottamente sino alle ore 23.00.
Siamo timorosi che l’affluenza supererà di gran lunga quella delle elezioni per i rappresentanti al Parlamento europeo. Ma se il palato e le papille gustative potranno essere fiere di ciò, come cittadini, forse, non ne potremo essere contenti.
Intanto bisognerà attendere le 23.00 perché abbia inizio lo spoglio delle schede, una volta chiuse le urne elettorali. Chissà che qualche gusto non sia gradito ai rappresentanti parlamentari e possa con questo festeggiare la vittoria. Chi, invece, non sarà eletto, potrebbe trovare conforto nell’addolcire con un gelato la propria amarezza.