Le celebrazioni istituzionali si terranno nell’Aula bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra, e saranno trasmesse in diretta televisiva su Rai Uno dalle 10

Annunciata la giornata durante la conferenza stampa cui hanno partecipato la presidente della Fondazione Falcone Maria Falcone, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, il presidente della Rai Marcello Foa, il direttore del Palinsesto Rai Marcello Ciannamea e il direttore di Radio Rai Roberto Sergio.

Oltre 70 mila studenti, il prossimo 23 maggio, parteciperanno alla manifestazione #PalermoChiamaItalia per dire in coro “no a tutte le mafie” ma anche per ricordare le stragi di Capaci e via d’Amelio in cui persero la vita i giudici Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti delle loro scorte Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina. “Nessuno di noi – dice Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone – quel 23 maggio di 27 anni fa avrebbe immaginato che un giorno tragico, un giorno di dolore e lutto, sarebbe stato l’avvio di una trasformazione profonda del nostro Paese, l’inizio di un percorso che migliaia di studenti, migliaia di persone hanno da allora intrapreso portando avanti le idee di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e di tutti gli uomini e le donne dello Stato che sono morti per mano della mafia. Vedere ogni anno Palermo invasa dai ragazzi che partecipano alle manifestazioni organizzate per l’anniversario delle stragi è una gioia immensa e al tempo stesso la dimostrazione che il lavoro quotidiano nelle scuole e nelle Università che la Fondazione Falcone e il Miur svolgono ha un valore inestimabile e rappresenta lo strumento più efficace per creare una coscienza antimafiosa nelle nuove generazioni. Solo una rivoluzione culturale profonda consente di vincere la battaglia contro la criminalità organizzata”.
Quella che vedremo il 23 maggio a Palermo e in centinaia di istituti in tutta Italia – illustra il ministro dell’Istruzione Marco Bussettisarà una ‘scuola viva’ animata dall’insegnamento di importanti servitori del nostro Stato che hanno dato la vita per liberare il loro Paese dalla mafia, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E da valori di giustizia e di rispetto che devono trovare concretezza nella nostra quotidianità. A 27 anni di distanza, continuiamo a ricordare questi martiri del nostro Stato perché la loro testimonianza e il loro sacrificio non vadano perduti. Perché le nuove generazioni sappiano che l’Italia del 2019 è debitrice nei confronti di quegli uomini. E che ancora tanto rimane da fare: le nostre società hanno anticorpi per reagire al fenomeno mafioso, alla violenza, alla sopraffazione. Ma non ne sono immuni. Ed è per questo che dobbiamo investire sull’educazione dei nostri giovani: diffondere la cultura del rispetto e della legalità è fondamentale se vogliamo costruire una comunità giusta e in pace“.
Le celebrazioni istituzionali si terranno, come di consueto, nell’Aula bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso che nel 1986 si celebrò contro Cosa Nostra, e saranno trasmesse in diretta televisiva su Rai Uno dalle ore 10.00. Previste anche attività nelle piazze e nelle scuole della città. Nel pomeriggio partiranno i due tradizionali cortei di #PalermoChiamaItalia, che vedono protagonisti gli studenti ma che saranno aperti a tutta la città. Il primo partirà alle 15.30 da via D’Amelio mentre il secondo si muoverà alle 16.00 dall’Aula bunker. Appuntamento per entrambi in via Notarbartolo, all’albero Falcone dove, alle 17.58 verranno ricordate, le vittime innocenti della strage di Capaci. A Palermo ci saranno gli studenti siciliani, ma anche i circa 1.500 ragazzi provenienti da tutt’Italia che arriveranno, nella prima mattinata, con la nave della legalità che salperà il pomeriggio del giorno 22 dal porto di Civitavecchia. A salutare la partenza della nave ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il “no” alle mafie verrà rilanciato il 23 maggio in molte città italiane, in una sorta di “staffetta” a distanza tra gli studenti, con iniziative sui temi della legalità (concerti, dibattiti, proiezioni, performance teatrali e gare). Il tema dell’edizione di quest’anno di #PalermoChiamaItalia è dedicato alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, firmata a Palermo nel 2000. La Convenzione, chiamata anche “Convenzione di Palermo”, è entrata in vigore il 29 settembre 2003 ed è stata ratificata da 189 Stati. Alla Convenzione è intitolato anche il concorso nazionale per questo anno scolastico dal titolo: “Follow the money. Da Giovanni Falcone alla Convenzione Onu di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale”. I migliori elaborati degli studenti saranno premiati durante la cerimonia in Aula bunker. Il Miur e la Fondazione Falcone uniranno le piazze di #PalermoChiamaItalia e tutte le scuole che vorranno partecipare facendo sentire la loro voce per dire “no” alle mafie utilizzando anche i canali social. Sui profili twitter@MiurSocial e @23maggioItalia ci saranno le dirette degli eventi raccontati attraverso gli hasthag #23maggio, #PalermoChiamaItalia e #navedellalegalità. Gli eventi potranno essere seguiti sulle pagine Facebooke Instagram del Miur e di #PalermoChiamaItalia.

(Ro.G.)