Si tratta di un’iniziativa della Cgil che ha deciso, nel corso dell’ultimo congresso, di istituzionalizzare questa giornata per il 30 aprile di ogni anno.

L’appuntamento è alle 16 in via Bernabei 22. In programma gli interventi di Dino Paternostro, Michele Pagliaro, Enzo Campo, Leoluca Orlando, Emanuele Macaluso, Gianna Fracassi. Saranno presenti i familiari delle vittime. La “Giornata della memoria” giunge dopo un percorso che ha visto impegnate le Camere del lavoro della Sicilia in una ricostruzione storica. “La memoria – dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia – da un lato come omaggio a chi ha pagato con la vita la lotta per il diritto al lavoro, contro lo sfruttamento, per l’emancipazione sociale, contro latifondisti e mafiosi, dall’altro come tracciato su cui continuare la nostra iniziativa contro le nuove forme di schiavitù, contro i continui attacchi al diritto del lavoro, contro la mancanza di iniziativa politica per il lavoro e lo sviluppo”. Dichiara Enzo Campo, segretario della Cgil di Palermo: “L’iniziativa porta a compimento il lavoro svolto in questi anni per tenere alto il ricordo di tutti i dirigenti sindacali caduti nella lotta contro la mafia degli agrari. Per noi la rivolta contro la mafia, alla quale ha partecipato un movimento di migliaia di lavoratori, con le donne in prima fila, ha trovato il suo punto di forza in quegli anni con le lotte contadine. Tornare a parlare di questo passato è fondamentale per fare conoscere le conquiste fatte dal movimento dei lavoratori in termini di libertà, diritti, giustizia. I sindacalisti uccisi sono stati partigiani e dirigenti costruttori di democrazia e di libertà nel nostro Paese. Sono eroi non solo della Sicilia ma fanno piena parte della memoria nazionale e ancora oggi non hanno avuto giustizia: l’unico ad aver riconosciuto il tributo dei funerali di Stato, nel 2012, è stato Placido Rizzotto. Chiediamo alla magistratura di fare verità e giustizia per tutti gli altri”.