“Crediamo nella giustizia e riteniamo doveroso che ogni singola responsabilità nella tragica fine di una giovane vita sia chiarita, e lo sia nella sede opportuna, un’aula giudiziaria”. Così il comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri, in una lettera alla famiglia di Stefano Cucchi indirizzata alla sorella Ilaria e pubblicata oggi da Repubblica. La lettera arriva in contemporanea alla scelta, da parte dell’Arma dei Carabinieri, di essere parte civile nel processo che vede implicati diversi ufficiali e sottufficiali dell’Arma.
“Abbiamo la vostra stessa impazienza che su ogni aspetto della morte di Suo fratello si faccia luce – prosegue Nistri – e ci siano le condizioni per adottare i conseguenti provvedimenti verso chi ha mancato”.

Fonte: Televideo Rai