Molto più che locali commerciali ma pezzi della nostra storia da valorizzare e tramandare: è questo il messaggio che è emerso durante la consegna delle targhe a cinquanta botteghe storiche di Palermo, avvenuta presso piazza San Domenico domenica 17 giugno.

La manifestazione è stata voluta da Confcommercio, con il patrocinio del Comune di Palermo e l’organizzazione e la collaborazione della Fondazione Salvare Palermo, Cassaro Alto, Progetto Policoro, Cooperativa Terradamare.

Confcommercio consegna un riconoscimento delle Botteghe storiche a Palermo
Un momento della cerimonia (foto di Carlo Guidotti)
Confcommercio consegna un riconoscimento delle Botteghe storiche a Palermo
Un momento della cerimonia (foto di Carlo Guidotti)
Confcommercio consegna un riconoscimento delle Botteghe storiche a Palermo
Un momento della cerimonia (foto di Carlo Guidotti)
Confcommercio consegna un riconoscimento delle Botteghe storiche a Palermo
Un momento della cerimonia (foto di Carlo Guidotti)
Confcommercio consegna un riconoscimento delle Botteghe storiche a Palermo
Un momento della cerimonia (foto di Carlo Guidotti)
Confcommercio consegna un riconoscimento delle Botteghe storiche a Palermo
Un momento della cerimonia (foto di Carlo Guidotti)

Sul palco allestito dinanzi il pantheon palermitano, a consegnare ed a leggere le motivazioni per i riconoscimenti, il giornalista Claudio Riolo, il presidente Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, il Sindaco prof. Leoluca Orlando, il presidente di Salvare Palermo arch. Renata Prescia, il consigliere di Salvare Palermo la dott.ssa Assunta Lupo, per il Progetto Policoro, Giuseppe Scuderi, e per Cooperativa Terradamare, Marco Sorrentino, il Presidente di Cassaro Alto Giovanna Analdi, Rita Cedrini, Elisabetta Calandrino e Giovanni Pepi.

“Questa nostra città è profondamente cambiata, e questo cambio culturale ha bisogno di conflitti e ha bisogno di tempo. Tutto questo è stato fatto e lo facciamo mantenendo chiaro il nostro orizzonte” ha detto Orlando, continuando: “Palermo è un mosaico, fatto di tessere di forma e colori diversi, e quando il Sindaco trova una tessera preziosa è giusto dare questo piccolo riconoscimento. Questa iniziativa nasce dalla Confcommercio e da circostanze condivise in un unico partito politico che si chiama Palermo”.

Cinquanta attività quindi, tra orafi, argentieri, bar, librerie, artigiani, gioiellerie, hotel e altro ancora, con l’obiettivo di “Promuovere le eccellenze nuove e rafforzare quelle che già sono in essere” ha detto Patrizia Di Dio.

Alla fine della manifestazione Referencepost ha intervistato Massimo Castiglia, presidente della I circoscrizione che comprende tutto il centro storico, il quale ci ha detto: “Con quest’evento si è voluto accendere un faro sulla questione delle botteghe storiche. Il lavoro che stiamo iniziando a fare è molto importante perché consiste in un vero e proprio censimento delle botteghe con un riconoscimento anche dal punto di vista imprenditoriale della Confcommercio, al fine di promuoverne una fase di rilancio. Nello specifico, nella prima circoscrizione, sono comprese la maggior parte delle botteghe storiche; per questo siamo molto felici di essere presenti e siamo già pensando l’edizione 2019 per la realizzazione della quale tante altre botteghe hanno già inviato la loro richiesta di adesione. Il regolamento prevede che per le botteghe storiche sia necessario dimostrare che per 50 anni In quei locali sia stata svolta quella determinata attività, la cui presenza sul territorio cittadino è talmente radicata, in alcuni casi, da determinare anche il nome stesso della via, e a Palermo ne potremmo citare tantissime. È però importante” ha concluso Castiglia, “che partendo da questi stimoli forniti dal privato, ci sia il pubblico che dia sfogo a questo ottimo lavoro che già si sta facendo”.

I premiati afferiscono praticamente a tutto il centro antico della città, comprendendo anche qualche attività presente fuori dalle antiche mura urbane. Per il Cassaro sono stati premiati Isola saporita, Tabacchi Analdi, Bar Marocco, Libreria Zacco, Giambertone gioielli, Gioielleria Ardito, Dario Argento Teatro Opera dei pupi, Vincenzo Argento laboratorio Opera dei pupi, Bar Ventimiglia, Chiosco Cattedrale, Bottiglieri oreficeria, Romano Sartoria, Maer, Tabaccheria Scalisi, Bisso Bistrot, Pantaleone articoli religiosi e Francesca Sant’Angelo.

Per il Carmine e l’Albergheria sul palco Cannatella Food, l’Hotel Cortese, la Farmacia Tortorici, drogheria Scannavino, Antica Pasticceria e Caffetteria Leto, Alimentari Napoli, Caffè Di Maria, Le Carrube Terranova e il Panificio Pensabene.

E poi ancora nelle zone limitrofe a via Roma: gioielleria Sutera, Tutone Anice Unico, Grande Albergo Borsa, confetteria Veniero, Torrefazione Ales; macelleria Naso, macelleria, gioielleria Cipolla, Hotel Posta, Cosentino gioielleria, Ciulla Oro, Torneria Vitrano, Hotel Massimo Plaza, Lina D’Antona, Grand Hotel et De Palmes, Tabacchi Giacalone.

Fuori dal centro storico invece: la pasticceria Costa, il Grand Hotel Excelsior, Scalia Group, Pipi Costumi Teatrali, Grand Hotel Villa Igiea, Gastronomia Armetta, Hotel Villa Lampedusa e l’Antico Chiosco Mondello.

Termina così la consegna di questo importante riconoscimento consegnato proprio nell’anno in cui Palermo è Capitale della Cultura 2018 e proprio all’inizio di Manifesta, al fine di tutelare un patrimonio di saperi e di conoscenze, che vanno oltre il commercio e la vendita, ma che abbracciano l’arte, l’artigianato e la storia.

Carlo Guidotti per Referencepost (Articolo e foto)